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Villa Sofia-Cervello di Palermo, protesta per le indennità dei lavoratori. Ma i soldi sono in arrivo

La mancata nomina di un componente del collegio dei revisori e l’azienda Ospedali riuniti Villa Sofia-Cervello di Palermo ha finora bloccato le indennità ai lavoratori, dal bonus covid alle progressioni economiche orizzontali. Lo hanno spiegato i sindacati Fials-Confsal, Nursind, Nursing Up e Uil che questa mattina hanno organizzato una manifestazione davanti all’assessorato regionale alla Salute

“L'azienda – scrivono le sigle in una nota a firma Giovanna Carrà, Alfredo Guerriero, Gioacchino Zarbo e Luciano Gargano - consapevolmente ha affermato che si muoverà come sta già facendo in base ai decreti assessoriali di riferimento, ma che non intende in nessun modo, nonostante capisca le esigenze del personale, pagare qualsiasi indennità senza l’autorizzazione dei revisori o dell’assessore in prima persona”. Tutte le sigle si sono mostrate contrariate e hanno annunciato che non possono permettere “che i diritti dei lavoratori vengano rinviati a data da destinarsi”.

Nel pomeriggio, però, Marianna Caronia, che nei giorni scorsi aveva sollecitato la soluzione della vicenda annuncia che sarà erogato ai lavoratori medici e sanitari dell'azienda Villa Sofia - Cervello il bonus Covid, stanziato lo scorso anno nella legge finanziaria regionale. Gli importi, che variano da 200 a 1000 euro in base alle mansioni e ai turni effettivamente svolti durante l'emergenza, sono stati infatti deliberati oggi dall'azienda. L'importo complessivo erogato ai lavoratori sarà di circa 2,3 milioni di euro.
"Sarebbe stato paradossale - dichiara la deputata regionale - che proprio i lavoratori dell'ospedale Cervello, che sono stati i primi in Sicilia ad affrontare l'emergenza e a garantire l'assistenza ai malati Covid, rimanessero tagliati fuori da questo simbolico ma comunque importante riconoscimento. Mi auguro che già con gli stipendi di giugno i lavoratori e le lavoratrici coinvolti ricevano quindi questa gratificazione."

Interviste ad Aurelio Guerriero (Nursind) e Giuseppe Forte(Fials)

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