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Giovani iniziano stage alla Regione, Musumeci: "Motivo in più per restare in Sicilia"

Prenderanno servizio il 16 marzo i 110 giovani laureati selezionati come stagisti dalla Regione siciliana.

In vista dell'avvio dell'attività, hanno partecipato a un incontro a palazzo d'Orleans con il presidente della Regione, Nello Musumeci, e l'assessore all'istruzione e alla formazione Roberto Lagalla.

"Questa - ha detto Musumeci - è un'opportunità che offre ai giovani laureati una ragione in più per restare in Sicilia. Deve essere però chiaro che il rapporto avrà una durata di dodici mesi e che non c'è alcuna intenzione di creare nuovo precariato".

Gli stagisti, che saranno retribuiti con fondi europei (circa 3,5 milioni), sono stati selezionati con un percorso affidato, è stato sottolineato, a "criteri oggettivi di merito" e con il coinvolgimento delle università siciliane.

All'incontro che ha preceduto l'immissione in servizio hanno partecipato infatti il rettore di Palermo, Fabrizio Micari, e i delegati dei rettori delle università di Catania, Messina, Enna. Sono quattro le aree disciplinari scelte per la selezione degli stagisti: scienze giuridiche e politico-sociali, scienze economiche, statistiche e gestionali, scienze ingegneristiche e architettura. Per Musumeci l'immissione di 110 giovani laureati serve a migliorare l'efficienza della struttura amministrativa della Regione che dal 1991 non ha bandito concorsi e il personale si pone quindi in una fascia alta di età.

"In questi anni - ha sottolineato Musumeci - non c'è stato un vero ricambio". Il governo valuterà, al termine del periodo di stage, se chiedere un rinnovo del progetto per altri due anni. Cercherà inoltre di allargarlo ai laureati in archeologia e in altre discipline dei beni culturali: un settore considerato strategico per la crescita della Sicilia. (ANSA).

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