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Fare impresa, nasce "Microcash": il video della presentazione a Palermo

Da 15 a 25 mila euro immediati, facili, senza pastoie burocratiche e soprattutto senza necessità di presentare  garanzie aggiuntive.

È “Microcash”, il nuovo prodotto presentato alla Camera di commercio Palermo Enna (anche agli studenti del Corso di laurea magistrale in Economia e Management della Lumsa), che vuole affermare in Sicilia e nel Lazio il valore del microcredito come risposta immediata al bisogno di riscatto sociale di tantissime attività economiche e dei giovani che, altrimenti, sarebbero costretti ad emigrare.

L’obiettivo è reso possibile da questo nuovo “finanziamento in pool” tramite un’inedita “task force” che mette insieme la Camera di commercio Palermo Enna come sede permanente di uno sportello informativo, aperto dal prossimo mese di marzo il mercoledì pomeriggio, per chiunque sia interessato al nuovo strumento; l’Ordine provinciale dei dottori commercialisti di Palermo, che ha cura di informare i commercialisti iscritti sull’attività dello sportello; Fidimed, consorzio fidi 106 vigilato da Bankitalia, con sedi a Palermo e Catania e operatività sull’intero territorio nazionale, che riveste il ruolo di capofila ed istruisce la pratica, fornisce i servizi di tutoraggio ed eroga direttamente i finanziamenti il cui 80% sarà garantito dal Fondo di Garanzia per le Pmi gestito da Mediocredito
centrale-Banca del Mezzogiorno (gruppo Invitalia); e la Banca popolare Sant’Angelo che, tramite la propria rete di 25 filiali nelle province di Palermo, Agrigento, Catania, Caltanissetta e Roma, offre, nell’ambito delle celebrazioni del suo primo secolo di attività, un’occasione di sviluppo a quella fascia di siciliani e laziali che hanno difficoltà di accesso al credito ordinario.

Infatti, il finanziamento in pool “Microcash”, pre-istruito da Fidimed ed erogato da Banca Sant’Angelo, mette a disposizione una somma che può cambiare la vita a chiunque non abbia i requisiti per chiedere un prestito in banca, ma abbia intenzione di avviare un’attività professionale o di impresa: un giovane che voglia aprire un’azienda, una startup che aspiri a sviluppare un’idea innovativa o a promuoverla sul mercato, un precario o lavoratore autonomo che voglia determinare il proprio futuro scommettendo sull’autoimpresa, un libero professionista che progetti di ampliare lo studio o diversificare l’attività, e ancora una microimpresa o piccola cooperativa che debba affrontare esigenze di cassa o realizzare piccoli investimenti.

Per comprendere il divario tra fabbisogno di microcredito ed erogazioni, già oggi in Sicilia la platea di microimprese  potenzialmente interessate a “Microcash” conta oltre 40mila attività (elaborazione Osservatorio economico di Unioncamere Sicilia) cui vanno aggiunti i giovani che vorrebbero aprire una partita Iva, i liberi professionisti nonché i precari e i lavoratori autonomi che potrebbero convertirsi all’autoimpresa.

Di contro, nel 2019 in Sicilia i vari intermediari abilitati al microcredito hanno erogato in tutto 323 prestiti per 7,1 mln di euro con la copertura del Fondo di garanzia per le Pmi (fonte Mediocredito centrale).

Per chiedere “Microcash” occorre essere titolari di partita Iva da meno di 5 anni, avere fino a 5 dipendenti (per professionisti e ditte individuali) o fino a 10 addetti (per società di persone, srl semplificate e cooperative), avere registrato nei tre esercizi precedenti un attivo patrimoniale annuo fino a 300 mila euro e ricavi annui fino a 200mila euro, presentare un livello di indebitamento non superiore a 100mila euro.

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