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Cgil, il segretario Landini a Palermo: "Serve un piano serio di lotta all'evasione fiscale"

«Tria conferma che i conti del governo non tornano e la manovra è solo rinviata». Così il segretario della Cgil Maurizio Landini, intervistato a Palermo a margine dell'attivo dei quadri e dei delegati della Camera del lavoro della Cgil provinciale.  «I soldi - spiega Landini - vanno trovati nella lotta all’evasione, stimata in almeno 130 miliardi. In Italia la ricchezza patrimoniale è quattro volte il debito pubblico ed è in mano al 10% dei cittadini. Non capire questo è non avere visione ed è la ragione che il 22 giugno porterà i sindacati a manifestare a Reggio Calabria contro le politiche del governo e per lo sviluppo».

«La corruzione - sottolinea - va combattuta ovunque: Siamo contro lo Sblocca cantieri, che incentiva i subappalti, introduce il massimo ribasso e affida la realizzazione delle opere allo stesso soggetto che le progetta».

«Siamo d’accordo a ragionare col governo sul salario minimo, ma non c'è solo il problema della paga oraria. E’ prioritario dare valore di legge al contratto nazionale di lavoro, cioè ai diritti di tutti, a non ai contratti pirata. Oggi il numero maggiore dei contratti sono quelli privati». L’ha detto a Palermo il segretario della Cgil Maurizio Landini. Landini ha, invece, ribadito il no del sindacato alla flat tax: «Le imposte - ha detto - devono essere progressive, come prevede la Costituzione. Il calo delle tasse va fatto, ma a partire da salari e pensioni».

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