PALERMO. «Il Patto di Stabilità e crescita prevede tra le sue regole la flessibilità ed è stata applicata per l'Italia e per altri Paesi. Non è una eccezione o una concessione fatta all'Italia o altri Paesi. È una applicazione intelligente del patto di Stabilità e crescita come ha ricordato lo stesso Juncker davanti al parlamento europeo». Lo ha detto a Palermo il sottosegretario alla Presidenza, Sandro Gozi ai cronisti che chiedevano un commento sulle parole del presidente della banca centrale tedesca Jens Weidmann che in un' intervista ha dichiarato che l'Italia ha abusato della flessibilità senza però aver tagliato il debito pubblico.
Gozi è a Palermo in occasione dell'iniziativa «Europa, Sud, Mediterraneo. Politiche europee per lo sviluppo dell'area Euro-mediterranea», promossa nel contesto della campagna «Laboratorio Sud - Idee per il Paese» e organizzata allo Steri di Palermo dalla Cgil nazionale.
«Il debito pubblico italiano - ha detto Gozi - deve diminuire, se in questi dieci anni è aumentato con le terapie utilizzate durante il periodo dell'austerità è forse perchè quelle terapie non hanno funzionato nè per l'Italia nè per altri Paesi». Per Gozi per ridurre il debito pubblico «bisogna lavorare più sulla crescita e sugli investimenti, posto che l'Italia sta facendo tutto il necessario».
«Le indicazioni - ha concluso - che darà il ministro Padoan tra pochissimo confermeranno la volontà dell'Italia di diminuire il debito pubblico, ma soprattutto di lavorare sulla crescita che è la risposta migliore per diminuire il debito».
«Occorre che l'Ue mostri più coraggio e lungimiranza sul tema dell'immigrazione. Non basta ricordare che è la grande priorità, bisogna indicare che un nuovo rapporto tra Africa e Ue è fondamentale; deve essere la grande priorità del patto politico dell'Europa che vogliamo stringere il prossimo anno».
L'ha detto a Palermo il sottosegretario alla Presidenza Sandro Gozi, in riferimento al vertice di Bratislava. «Bene realizzare un corpo di polizia delle frontiere esterne - ha aggiunto - È una grande richiesta dell'Italia che diventerà realtà da qui alla fine dell'anno; occorre chiarire che questo corpo di polizia non deve limitarsi a gestire le frontiere ma organizzare a nome dell'Ue i rimpatri di coloro che non hanno diritto a rimanere».
A chi ha chiesto se la paura dell'immigrato possa favorire i popoluismi, Gozi ha detto: «Deriva dalla mancanza di governo dell'immigrazione, l'unico terreno in cui l'immigrazione può essere governata è gestirla a livello Ue . L'unico modo per contrastare le cause dell'immigrazione all'origine è lavorare attraverso una nuova strategia Europa-Africa». «Il fatto che al vertice di Bratislava non ci fosse la parola Africa è una partenza troppo timida per governare questa questione», ha osservato.
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