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Torna il Genio di Palermo, visite guidate per 3 weekend: ecco i luoghi da scoprire

Collezioni inedite, esperienze, visite con esperti, storici e professori universitari presso il Museo della subacquea, Palazzo Francavilla, l’Oratorio di San Mercurio e altri luoghi della città. È stata presentata allo Steri la seconda edizione del Genio di Palermo, organizzata dalla fondazione Le Vie dei Tesori e l’Università, che si aprirà venerdì 21 aprile e andrà avanti per tre weekend fino al 7 maggio.

Il festival, con la collaborazione di Simua, Comune di Palermo, Soprintendenza regionale ai Beni culturali, città metropolitana, Amap e molti privati, ha l’obiettivo di trasferire conoscenza sul territorio e coinvolgere i cittadini, i turisti e le scuole. Il Genio è il nume laico della città, il protettore degli artisti, dei narratori, dei sognatori, dei geni appunto, di tutti coloro che hanno lasciato traccia nella vita.

Il Genio di Palermo, ecco i luoghi da scoprire

Tanti i luoghi da scoprire in questa seconda edizione. Per la prima volta in assoluto si entrerà nella casa museo degli Incorpora, la dinastia di fotografi della Palermo Felicissima. Si scoprirà il piccolo e prezioso Museo della subacquea, voluto da Sebastiano Tusa, tenuto in vita da un gruppo di appassionati sub. E ancora passeggiate al Villino Florio, Palazzo Francavilla, l’Oratorio di San Mercurio e Palazzo Asmundo. Si potrà volare su un piper cercando il Genio dall’alto o andare per mare su Lisca Bianca, entrare al tramonto all’orto botanico, realizzare un piccolo oggetto in vetro all’Opificio delle Arti. E ancora visitare il Museo diocesano, Villa Zito e il Museo Salinas.

In questa seconda edizione si punterà molto sugli studenti che si confronteranno con artisti, professori e imprenditori. Gli incontri si svolgeranno al Convitto nazionale Giovanni Falcone e nei licei classici Umberto I e Vittorio Emanuele II.
«Professori, esperti, docenti universitari scendono in strada a raccontare quel che sanno. Questo è lo spirito del Genio – spiega la presidente della Fondazione Le Vie dei Tesori, Laura Anello -. Nel suo nome porta la creatività, la conoscenza e sulle sue tracce abbiamo organizzato tante belle esperienze, passeggiate, visite guidate, alcune in luoghi mai aperti prima».

Per Maurizio Carta, assessore comunale alla Rigenerazione urbana «questo festival permette di scoprire dei modi di attraversare la città in maniera diversa. Costruisce trame e connessioni tra i luoghi. Si può visitare un luogo noto e scoprire che attorno ad esso ci sono luoghi ignoti che non si conoscevano e che sono altrettanto seducenti».

Il rettore Massimo Midiri spiega come la comunità accademica sia fortemente coinvolta. «Le passeggiate saranno guidate dai nostri colleghi che hanno competenze tali da trasmettere quel livello di conoscenza superiore – spiega il rettore -. Città e università si integrano nella conoscenza di luoghi e ambienti».

Nel video Laura Anello, Massimo Midiri e Maurizio Carta.

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