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Un tuffo tra i vinili a Palermo, l'amore per il passato diventa sempre più attuale

L’edizione primaverile dell’Expo del vinile in scena a villa Pottino a Palermo riesce a superare le oltre tremila entrate della passata manifestazione. Con un numero di visitatori sempre più in aumento e il terzo appuntamento in due anni, l’evento che attira collezionisti, appassionati, ed espositori provenienti da tutta la Sicilia, punta a diventare una tradizione consolidata e un riferimento per tutta la regione.

Fin dalle 9, orario di apertura della seconda e ultima giornata per questo appuntamento di primavera, sono state centinaia le persone che hanno riempito i saloni del villino liberty di via Notarbartolo, che hanno ospitato diverse postazioni: un’immersione tra vintage, novità, e pezzi rari che hanno accontentato tutti i gusti e le orecchie più raffinate. «Siamo molto soddisfatti per questo progetto nato nel 2021 - sottolinea Luca Tumminia, presidente dell’associazione Artigianando -. Palermo ha bisogno di riscoprire oggetti che negli ultimi anni sono tornati prepotentemente di moda. Siamo molto felici di come sia andata questa edizione primaverile: nonostante il tempo incerto, che l’ha resa quasi una edizione invernale - prosegue scherzando - abbiamo superato le entrate dello scorso anno, segno che la gente apprezza e viene attratta».

Tumminia si è poi lasciato andare ad una riflessione su questi expo e sul piacere dei visitatori di riscoprire il vinile: «Questi eventi sono una forma di resistenza culturale, all’interno di un mondo che è diventato iper tecnologico e più freddo - dice il presidente di Artigianando -, però noi portiamo avanti come associazione questo concetto e credo che l’expo del vinile non sia diventato un punto di riferimento solo a Palermo ma lo sarà presto anche in tutta la Sicilia. Il vinile è romantico. E c’è anche la riscoperta della lentezza: ascoltare un vinile ti porta ritrovare quei piccoli momenti che vivi con te stesso alla scoperta dell’artista. Se lo si vuole conoscere veramente, bisogna ascoltare il vinile. Perché le tracce sono messe in modo tale da permettere di capire come l’artista ha pensato il disco».

Nel frattempo, all’interno dei locali della villa aumenta il flusso di visitatori, quasi tutti con un disco o un vinile in mano: «Noi abbiamo creduto fin da subito in questa esposizione - racconta Alberto Russo, espositore di Messina e titolare di un negozio online di dischi e vinili - e per noi questa è la terza partecipazione su tre. Ci dà modo di andare avanti nel nostro lavoro e portare avanti sempre di più questa realtà che si sta affermando in Sicilia». E sottolinea come in realtà il mercato dei vinili non sia mai davvero crollato, nonostante il continuo e incessante avanzare della tecnologia e delle piattaforme di streaming: «Non è una bolla come vanno dicendo in giro molti - spiega - il mondo del vinile è sempre andato avanti e i collezionisti hanno sempre continuato ad acquistare. E dopo aver resistito sta ritornando in auge, come negli anni ’90». Infatti, sono tantissimi i giovani che si avvicinano sempre di più al nuovo, vecchio mondo dei giradischi, attirati anche dai prezzi accessibili degli shop online: un ritorno di fiamma che ha spinto molte case discografiche a stampare gli album più amati dai ragazzi anche nell’antica versione: «Questo devo dire mi ha meravigliato - ammette Alberto -. Pensavo ci si mantenesse comunque su un mercato più di nicchia, rivolto ai più grandi. Invece, sono tantissimi i ragazzi che si stanno avvicinando».

Le interviste a Luca Tumminia, presidente di Artigianando e ad Alberto Russo, espositore di Messina.

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