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Processione delle Palme e autismo: a Gangi rito millenario in nome dell'inclusione

A Gangi, nel Palermitano, stamane si è rinnovato il rito della millenaria processione delle Palme. Ma oggi in concomitanza della giornata mondiale dell'autismo. La palma fissata attorno a un asse centrale in legno, detto «cunocchia», adornato con fiori e datteri ma principalmente con minuscole manifatture ottenuti abilmente dall'intreccio delle foglie più tenere delle palme che viene portato in processione dalle confraternite è stata addobbata e illuminata di blu e istallata, nella piazzetta San Giovanni, nel cuore del centro storico, dove vi rimarrà fino a stasera.

Il Comune di Gangi ha infatti aderito alla “Giornata mondiale per la consapevolezza sull’autismo” decidendo di comune accordo con le famiglie di realizzare la speciale installazione. In questo modo l’amministrazione comunale desidera generare consapevolezza sul tema e promuovere processi inclusivi finalizzati a sostenere coloro che vivono questa condizione.
“Un grazie di cuore - da parte del sindaco Giuseppe Ferrarello e della sua giunta - va alle famiglie che si sono adoperate in occasione dell’allestimento con l’auspicio che questa sinergia ci accompagni nel percorso di crescita e di inclusione”.

La processione della domenica delle Palme è una delle dieci manifestazioni sacre più importanti d’Italia. Un patrimonio immateriale tra fede, storia e cultura. Unica per i suoi antichissimi riti sacri e dove il richiamo per i fedeli è rappresentato dal suono ritmato dei grossi tamburi portati a spalla dai Tamburinara. Un tam tam che sin dalle prime ore della giornata si diffonde lungo il dedalo di viuzze del centro medievale annunciando l'ingresso di Gesù Cristo in Gerusalemme. Un ritmo cadenzato che si tramanda da secoli.

Nella processione delle Palme i confrati, delle dodici confraternite (Santissimo Salvatore; Anime sante del Purgatorio; SS. Sacramento; Trinità, Gesù, Maria e Giuseppe; Madonna del divino parto; Madonna della catena; Maria santissima Annunziata; Maria SS. degli Agonizzanti; Maria SS. del Carmine; Maria SS. del Rosario e San Giuseppe dei Poveri), incedono lenti con gli stendardi e le tradizionali casacche con le effigi dei santi protettori, e a turno portano a spalla le pesanti palme, fissate attorno a un asse centrale in legno, «cunocchia», adornate con fiori e datteri ma principalmente con minuscole manifatture a forma di croce e canestrini ottenuti abilmente dall'intreccio delle foglie più tenere delle palme.

L'intervista al sindaco di Gangi, Giuseppe Ferrarello.

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