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Palermo ricorda Sebastiano Tusa a 4 anni dalla morte: "Una vita per la cultura"

Nel giorno del quarto anniversario della morte di Sebastiano Tusa, tante le attività organizzate in città. Tra queste, all’Arsenale della Marina Regia di Palermo, prossima sede del primo Museo del Mare della Sicilia, la mostra "Sebastiano Tusa, una vita per la cultura". Cinque sezioni che grazie ad apparati multimediali, video, foto, documenti e reperti archeologici recuperati nei fondali siciliani, ripercorrono la storia del fondatore della Soprintendenza del Mare dai primi studi di archeologia preistorica fino alla costituzione dei primi gruppi di archeologia subacquea che hanno dato vita, nel 2004, alla Soprintendenza del Mare. In esposizione reperti provenienti dai ritrovamenti e dagli scavi effettuati in tutta l’Isola.

“Diamo la possibilità di visitare con un orario più prolungato nonostante la cronica e drammatica mancanza di personale di custodia - dice Ferdinando Maurici Soprintendente del Mare -. Sono passati 4 anni ma Sebastiano Tusa ha lasciato un’opera talmente grande che il suo nome è destinato a restare negli annali della storia dell’archeologia siciliana. Ed è nostro sentito dovere per tutti noi che lo abbiamo conosciuto, siamo stati suoi amici e abbiamo lavorato insieme a lui, continuare a ricordarlo”.

Quattro anni fa la morte in volo in Etiopia. Per nessuno dei 157 passeggeri ci fu nulla da fare, neppure per Sebastiano Tusa, allora assessore ai Beni culturali della Regione siciliana. Aveva 67 anni. Mentre era a bordo della Ethiopian Airlines tra Addis Abeba e la capitale del Kenya, Nairobi, il suo aereo è precipitato. Era il 10 marzo del 2019. Oggi, a distanza di quattro anni, la Sicilia lo ricorda in quella che è stata istituzionalizzata come la Giornata dei beni culturali. Per l'occasione musei e siti archeologici aperti gratuitamente in tutta l'Isola.

"Il 10 marzo di 4 anni fa Sebastiano Tusa, archeologo, ideatore della Soprintendenza del Mare, poi assessore regionale dei Beni Culturali, ci lasciava in quel tragico incidente aereo In Etiopia – ricorda il giornalista, scrittore, già assessore regionale dei Beni culturali Alberto Samonà -. Il suo sorriso ci accompagna ancora oggi e ci ricorda la sua capacità di sorridere alla vita anche nei momenti di difficoltà. Onoriamo il suo esempio - prosegue Samonà - ricordando sempre che il nostro patrimonio culturale non è un orpello inutile, bensì un segno distintivo della nostra identità profonda, e facendo in modo che i beni culturali e la cultura divengano il cardine di un originale e solido modello per la Sicilia per la nostra Nazione".

Intanto però il Museo della Subacquea, piccolo spazio oltre l’Arsenale (praticamente all’entrata dei Cantieri Navali), che al suo interno contiene tute, erogatori, pinne e bombole, voluto da Sebastiano Tusa, rischia lo sfratto perché inizieranno a giugno i lavori di restauro dell’Arsenale, già appaltati. I soci sub chiedono un altro spazio.

Nel video Ferdinando Maurici Soprintendente del Mare

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