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Pippo Pollina a Palermo per un convegno sulla mafia e un concerto al Teatro Massimo

Il cantautore presenterà il nuovo album, Canzoni segrete. Un brano è dedicato a Margherita Asta, sopravvissuta all'attentato di Pizzolungo, che sarà prima all'Agricantus per il dibattito sulle stragi e poi sul palco per il live

Due appuntamenti importanti il 10 giugno per il cantautore Pippo Pollina, che torna nella sua Palermo. Nel pomeriggio (alle 17) sarà al Teatro Agricantus per il convegno La mafia a 30 anni dalle stragi. Le verità nascoste e quelle rivelate, la sera (alle 20.30) al Teatro Massimo con il concerto, con ospiti, legato all’ultimo album, Canzoni segrete. Due eventi organizzati con Agricantus società cooperativa culturale sociale, diretta da Vito Meccio.

Il tour

Il convegno del 10 giugno a Palermo è un appuntamento già organizzato in varie città italiane, arriva dopo Torino, Bologna, Firenze e Porto San Giorgio e sarà seguito da Milano e Roma. L’idea di Pippo Pollina è di abbinare lo spettacolo del suo nuovo tour ad un momento su confronto sulla mafia come occasione per «rilanciare il ruolo dell'arte in quanto strumento di denuncia e di approfondimento», si legge in una nota.

Pizzolungo

Pippo Pollina, classe 1963, ha vissuto di persona la stagione del primo grande movimento antimafia, nato negli anni Ottanta quando Cosa nostra insanguinava le strade del capoluogo siciliano. Ha sempre messo il tema della lotta alla criminalità organizzata al centro della sua attività musicale, dedicando celebri canzoni ad alcune vittime della violenza mafiosa, da Don Pino Puglisi a Paolo Borsellino a Peppino Impastato. Ed ora Margherita Asta, a cui è dedicata una canzone del nuovo album, Pizzolungo. Margherita Asta perse la mamma e due fratellini nel terribile attentato di mafia contro il giudice Carlo Palermo nel 1985.

Il convegno

Il convegno sarà moderato dal giornalista Mario Azzolini. Fra i relatori, insieme con Pippo Pollina, proprio Margherita Asta, che oggi è referente di Libera nel settore Memoria e interverrà anche al concerto del Teatro Massimo prima della canzone a lei dedicata, il sindaco Leoluca Orlando, Roberto Scarpinato, già procuratore generale di Palermo, e Giovanni Impastato, scrittore e fratello di Peppino, ucciso dalla mafia nel 1978.

Il concerto

La sera di venerdì 10 giugno, al Massimo, Pippo Pollina terrà il suo concerto, organizzato dall’Agricantus società cooperativa culturale sociale, diretta da Vito Meccio, per presentare il suo ultimo album uscito per Jazzhaus e Storie di Note. Un album che, attraverso i suoi brani, racconta le riflessioni di un poeta, stati d'animo - a volte anche molto intimi - messi in versi e melodie, dove il cantautore continua a narrare in musica sogni, speranze, delusioni, attraverso 14 brani che mostrano un artista maturo, nel bel mezzo di una ricerca personale e che continua ad affrontare nuove sfide. Nell’ambito del concerto, oltre alle canzoni inedite del nuovo album, saranno proposte anche alcune fra le più significative del vastissimo canzoniere di Pippo Pollina, da sempre attento alle tematiche sociali, di libertà, contro le guerre, le dittature, le mafie.

Palermo

«Tanti sono i motivi per cui quella di Palermo è una data tra le più importanti di questo tour – dice Pippo Pollina -. In primo luogo, torno a casa; poi il Teatro Massimo è uno dei teatri più belli d’Italia e d’Europa, ed è sempre un onore suonare qui. Terzo, ma non ultimo, portare il dibattito su cultura e mafia nella città dove tutto è cominciato, nel 1992, con le stragi di Capaci e di via d’Amelio con il convegno che nel pomeriggio mi vede dibattere insieme a Margherita Asta, Leoluca Orlando, Roberto Scarpinato e Giovanni Impastato, rappresenta il suggello di questa iniziativa che abbiamo voluto proporre in concomitanza al tour Canzoni segrete, e che si concluderà a dicembre con le date di Milano e Roma».

La band

Ad accompagnare Pollina (voce piano e chitarra) un’eccellente formazione interamente italiana, il Palermo Acoustic Quintet formato da Fabrizio Giambanco alla batteria, Mario Rivera (Agricantus) al basso, Gianvito Di Maio alle tastiere, Roberto Petroli al sax e clarinetto, Edoardo Musumeci alla chitarra. Numerosi gli ospiti di questa speciale serata di musica: da Palermo arrivano i cantautori Claudia Sala e Marcello Mandreucci protagonisti di due duetti con Pollina, e il flautista Mario Crispi degli Agricantus con un cameo ai fiati; da Messina arriva il trombettista Alessandro Presti con un cameo al flicorno; da Catania arrivano i cantautori ex Denovo Mario Venuti e Luca Madonia che omaggeranno con Pollina la memoria di Franco Battiato.

La biografia

Pippo Pollina nasce a Palermo nel 1963 da una famiglia borghese di origini contadine. Cresce e studia nel capoluogo siciliano frequentando negli anni ‘80 la facoltà di giurisprudenza e l’accademia Amici della Musica con studi di chitarra classica. Impegnato nell’allora nascente movimento antimafia, collabora al mensile catanese «I siciliani» fino all’assassinio mafioso del suo storico direttore, Giuseppe Fava. Insieme ad altri musicisti palermitani fonda il gruppo Agricantus, con il quale lavora fino alla fine del 1985, in sei anni di intensa attività concertistica in Italia e all’estero e seminaristica nelle scuole medie e superiori della Sicilia. Pollina lascia l’Italia alla fine del 1985 per intraprendere un viaggio senza una meta precisa e dopo 3 anni in giro per il mondo approda in Svizzera, nella città di Zurigo, dove da allora vive con sua moglie Cristina e i suoi figli Julian e Madlaina.

La produzione

Un canzoniere di circa 200 brani incisi nel solco di 24 album; oltre 4.000 concerti in Italia, Germania, Austria, Francia, Svizzera, Olanda, Svezia, Belgio, Egitto e Usa; innumerevoli collaborazioni artistiche fra cui notevoli quelle con Franco Battiato, Georges Moustaki, Inti-Illimani, Konstantin Wecker, Linard Bardill, Nada, Schmidbauer & Kälberer, Charlie Mariano, Patent Ochsner e Giorgio Conte; sono dati che fanno di Pollina un artista di grandissima caratura in perenne movimento creativo. Svariati i premi della critica in rinomate rassegne musicali sia in Italia che all’estero lo indicano come uno dei depositari della tradizione della grande canzone d’autore italiana.

Il video

Il bano che apre l'album è Una musica anche domani. Fra il passato e il presente. Fra le gioie e i dolori. Fra gli addii che si consumano nel solco del tempo e delle passioni, ci sarà sempre una musica che ci salverà. Una colonna sonora che accompagnerà le fasi cruciali della nostra vita. Il video è girato fra Palermo e Termini Imerese. I protagonisti sono due bambini, interpretati da Andrea Palumberi e Karol Pantò. Nel video anche Pippo Pollina con Marilena Sangiorgi. Regista e sceneggiatrice Christina Pollina Roos. Riprese e montaggio Kamera und Schnitt Videa Europe. Produzione Jasshaus.

 

 

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