«Ciak... si accorda!»; si alza il sipario sulla 62esima stagione della Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana: 26 produzioni in abbonamento, concerti itineranti sui palchi dei teatri siciliani e nelle scuole, eventi speciali fuori abbonamento (come il concerto di Natale e quello di Capodanno), concerti cameristici. Un’offerta variegata proposta in programmi accattivanti, che vedranno esibirsi, accanto alla prestigiosa Orchestra Sinfonica Siciliana, grandi nomi del panorama artistico nazionale ed internazionale, tra ritorni e debutti sul palco del Teatro Politeama Garibaldi.
La Foss lancia così un calendario completo, da ottobre a maggio, e una stagione musicale di altissimo profilo, caratterizzata da una concezione programmatica precisa e strategica, finalizzata ad intercettare target di pubblico differenziati, a valorizzare la musica del nostro tempo, anche attraverso prime esecuzioni assolute e commissioni a giovani e affermati compositori, a continuare a proporre il grande repertorio sinfonico, spaziando da Haydn al Novecento.
Dopo la prestigiosa anteprima fuori abbonamento del 16 e 17 ottobre con Roberto Abbado alla direzione dell’Oss e il pianista Giuseppe Albanese, impegnati con musiche di Liszt e Berlioz, la direttrice artistica Gianna Fratta mette a segno un colpo di rilevante impatto culturale già con il concerto di inaugurazione, portando a Palermo una leggenda del pianismo di tutti i tempi, Martha Argerich, grazie ad un rapporto umano ed artistico sedimentato, che rinnova una formula già sperimentata e amata dalla pianista argentina, con la stessa Fratta sul podio e un altro pianista sul palco, l’argentino Daniel Rivera.
Il 29 e 30 ottobre in abbonamento e il 31 ottobre come appuntamento fuori abbonamento, il grande evento di apertura della stagione propone al pubblico musiche di Stravinskji, brani di Clara Schumann orchestrati ed interpretati in prima esecuzione assoluta, accanto a due amati concerti per pianoforte e orchestra, il Secondo Concerto di Rachmaninov e il Concerto di Schumann.
«Una inaugurazione - commenta Fratta - che prelude ad una stagione volta a riportare il pubblico in teatro, a godere della musica dal vivo, delle emozioni a fior di pelle, del rito insostituibile del concerto live. Una stagione per ricominciare.
Ecco, dunque, «Ciak si accorda!», perchè è dall’accordatura che si comincia, è da lì che inizia la magia dello spettacolo e la partenza del viaggio.
E di itinerari e festeggiamenti è costellata l’intera stagione: dall’omaggio a Franck nel duecentesimo anniversario della nascita ad una straordinaria chiusura delle celebrazioni dantesche con la Cantata di Wolf-Ferrari 'La vita nuovà su testi di Alighieri, dalle commissioni di opere nuove che verranno eseguite in prima assoluta alla valorizzazione di giovani ed eccezionali strumentisti italiani, dai grandi nomi del panorama internazionale ai viaggi musicali tra sonorità iberiche, sensibilità romantica, classicismo mitteleuropeo, musiche del mondo, dall’esecuzione in forma di concerto di un’opera come l’Elektra di Strauss ai tanti eventi speciali, tra cui il concerto di Natale o quello di Capodanno. Il tutto reso possibile dalle forze artistiche, tecniche ed amministrative della Fondazione, in primis l’orchestra, il personale, il coro di voci bianche».
Si continua dopo l’inaugurazione con la seconda produzione (5/6 novembre) che vedrà Sergej Krylov nel ruolo di direttore e solista, con musiche di Mendelssohn e ostakovi, mentre per quella successiva (12/13 novembre) torna Hubert Soudant, questa volta in presenza dopo il concerto in streaming di febbraio scorso. Le musiche saranno quelle di Haydn e Mozart con un giovanissimo talento al violoncello, il diciottenne Ettore Pagano. Produzione dedicata alla musica francese quella del 19 e 20 novembre: sul podio Marco Guidarini; la voce sarà quella di Asude Karayavuz. Sonorità russe con musiche di Glazunov e Dvoàk per i concerti del 26 e 27 novembre. Sarà il carismatico Christian Vàsquez a dirigere l’OSS mentre al sassofono si esibirà Alex Sebastianutto.
Un ritorno in presenza anche per il noto palermitano Fabio Biondi che dirigerà e suonerà della produzione successiva (3/4 dicembre) musiche di Mozart e Schumann. Sonorità ispirate alla Spagna invece per i concerti del 10 e 11 dicembre. Sul podio Josè Miguel Rodilla, al pianoforte Pierre-Laurent Boucharlat. Il canto della terra di Mahler verrà messo in scena per la produzione successiva (17/18 dicembre) con Marc Laho (tenore) e Elisabete Matos (contralto). Sul podio Facundo Agudin.
Il grande violinista Uto Ughi, avvezzo al palco del Teatro Politeama, si esibirà per la produzione del 7 e 8 gennaio. Musiche di Brahms, Bruch e ostakovi; sul podio la nota direttrice statunitense Nicole Paiement. Musiche di Rachmaninov e Casella per i concerti del 14 e 15 gennaio con l’atteso ritorno del grande direttore italiano Donato Renzetti; al suo fianco il tenore Stefano Sorrentino. Violino di nuovo protagonista per la produzione successiva (21/22 gennaio), con la grandissima solista Isabelle Faust diretta da David Crescenzi e musiche di Brahms e Haydn. Torna sul podio dell’Oss anche Marcus Bosch per i concerti del 28 e 29 gennaio e del 22 e 23 aprile.
Una produzione, la prima, che metterà in scena, in forma di concerto, Elektra di Strauss con le voci, nei ruoli principali, di Diana Gouglina (Elektra), Daria Cherniy (Clitemnestra), Tineke Van Ingelgem (Crisotemide), Irakli Kakidze (Egisto), Ruben Amoretti (Oreste). Musiche di Glinka, Rachmaninov e Prokof'ev per la seconda produzione diretta da Bosch il 22 e 23 aprile con al piano la russa Anna Vinnitskaya. Omaggio a Franck nel bicentenario della nascita il 4 e 5 febbraio.
Sul podio Gunter Neuhold, al violino Alberto Bologni impegnato nel concerto di Peragallo. Ritorna per due volte sul podio del teatro Politeama anche il venezuelano Diego Matheuz nella produzione dell’11 e 12 febbraio, con un programma dedicato a Schumann e Prokof'ev che vedrà esibirsi al violino Abigeila Voshtina e nella produzione dell’8 e 9 aprile con Anna Tifu e musiche di ostakovi e Mussorgsky.
Il 25 e 26 febbraio musiche di Samuel Coleridge-Taylor, Prokofev e Cajkovskij; al pianoforte Alessandro Taverna, molto amato e seguito dal pubblico, e sul podio il gradito ritorno di Ryan McAdams. E’ previsto un brano in prima esecuzione assoluta, commissione della FOSS, per la produzione del 4 e 5 marzo: si tratta di Formula Eurk di Portera. Insieme a Portera musiche di Mahler, con la voce dell’acclamato mezzosoprano Anna Maria Chiuri, e ajkovskij. A dirigere l’Orchestra, Martins Ozolins.
E per la prima volta insieme nei concerti del 18 e 19 marzo con musiche di Beethoven e Mozart, rispettivamente nel ruolo di direttore e violinista, i due fratelli Massimo e Alessandro Quarta. Musiche di Mozart e Khachaturian per i concerti dell’1 e 2 aprile. Sarà il grandissimo direttore Dimitri Jurowski, attesissimo dall’Oss, a dirigere. La vita nuova, op. 9 su versi di Dante Alighieri, cantata per soli, coro misto, coro bambini e orchestra di Wolf-Ferrari, sarà seguita nella produzione del 15 e 16 aprile sotto la direzione di Massimiliano Stefanelli.
Sonorità ispaniche, con le note di Falla, Rodrigo e Turina, per la produzione del 29 e 30 aprile con il direttore Pablo Mielgo e il giovanissimo talento Andrea Roberto alla chitarra. Musiche di Prokofev e Milhaud nei concerti del 6 e 7 maggio diretti da Luis Miguel Mèndez, quando verrà proposta per la prima volta l’elaborazione di Roberto Molinelli di Le boeuf sur le toit del compositore francese. Musiche dei contemporanei Nobre, Penderecki e Lutoslawski assieme a quelle di Beethoven per la produzione del 13 e 14 maggio con Roberto Giordano al pianoforte e Josè Maria Florencio sul podio.
Per la penultima produzione della 62esima stagione torna sul podio la direttrice artistica della Foss, Gianna Fratta. Assieme a lei si esibiranno l’Ars Trio di Roma e Giampiero Mancini (voce recitante). Musiche di Britten, Ghedini e Stravinsky. Il cartellone chiude il 27 e 28 maggio con il corno delle Alpi di Carlo Torlontano e sul podio Nayden Todorov.
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