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Il Pontificale dalla cattedrale di Palermo. Lorefice: "Rosalia è il segno che Dio non ci abbandona"

Dalla Cattedrale di Palermo il “397° Festino di Santa Rosalia. Oggi è il giorno del Solenne Pontificale seguito dalle telecamere di Tgs con il commento di Salvo La Rosa e in streaming su Gds.it. Regia di Clemente Panebianco.

Il Festino, anche se in formato ridotto a causa del Coronavirus, sta comunque lasciando il segno e coinvolgendo palermitani e turisti. Non ci sono le bancarelle per strada, la folla al Foro Italico. Ieri ci si è accontentati del carro piazzato ai Quattro Canti, rinunciando al classico corteo, ma i fuochi d'artificio non sono mancati anche se dirottati nelle borgate marinare.

"Rosalia è il segno certo di un Dio che non ci abbandona mai", ha detto l'arcivescovo Corrado Lorefice durante l'omelia. Già ieri aveva tenuto a sottolineare che la pandemia ha creato un prima e un dopo, forse anche sul modo di intendere la festa.

"L'acchianata - ha sottolineato oggi ai microfoni di Salvo La Rosa - è una salita fisica che simboleggia la salita verso Dio. Dall'alto c'è qualcuno che non è lontano dalla nostra realtà. Il Dio che ha amato Santa Rosalia è un Dio che attraverso suo figlio conosce le nostre sofferenze. In questo momento di grande difficoltà per colpa del Coronavirus Dio non ci abbandona ma dobbiamo ricordarci tutti di essere prudenti e di custodire grande responsabilità".

"La ricorrenza ha la stessa devozione – spiega il sindaco Orlando, presente al discorso dell’arcivescovo - ma cambia il modo di viverla. Tra i palermitani c'è grande intensità di devozione che non si manifesta con forme eccessive, ma viene vissuta in modo profondo e sostenibile in linea con i tempi difficili che viviamo. Anche quest'anno nel nome di Santa Rosalia si riconosce tutta la comunità palermitana".

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