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Teatro Massimo di Palermo, il video dell'applauso per omaggiare i medici al concerto di San Silvestro

Un lungo applauso, commovente, alla fine del concerto di Capodanno al teatro Massimo di Palermo per dire grazie ai tanti medici, infermieri, operatori della sanità che a vario titolo si sono battuti, rischiando di persona, per arginare l’emergenza Coronavirus.

Si è concluso così il concerto di Capodanno di ieri. Un evento fuori dagli schemi e ricco di sorprese, diverso, come l’anno che sta per concludersi e che è stato trasmesso in streaming sulla webTv del Teatro Massimo. Un concerto che è stato un omaggio a tutta la musica, da quella classica a quella contemporanea, al jazz, alla musica colta.

Il concerto ha peso le mosse da un gioiello classico come il Te Deum di Haydn, procedendo con Le nozze di Figaro di Mozart, La Vestale di Spontini e il Tannhäuser di Wagner e passando all’operetta con Lehár, alla chanson di Jacques Brel, e perfino alla musica napoletana e al jazz, per culminare nel primo atto di una Traviata queer interpretata da uno straordinario performer artist come Ernesto Tomasini.

“Al termine di un anno difficilissimo per tutti, non meno per il mondo dell’arte e della cultura – dichiara Leoluca Orlando, Sindaco di Palermo e Presidente della Fondazione Teatro Massimo - il Teatro Massimo vuole confermarsi luogo e motore di speranza per la nostra città e la nostra comunità. Con la loro tradizionale e consolidata passione e professionalità, artisti e maestranze del Teatro offrono ai palermitani e a tutti gli amanti della musica due straordinari concerti che segnano l’inizio di un nuovo anno che, pur riconoscendo e valorizzando il ruolo del digitale per raggiungere e coinvolgere il pubblico, speriamo possa presto portare ad incontrarci nuovamente in teatro”.

“Amo questa città e questo Teatro – interviene Omer Meir Wellber – per la sua capacità di accettare la diversità e di inglobarla nel suo tessuto sociale. Lo scorso anno abbiamo dedicato il concerto di Capodanno alle tante minoranze etniche presenti a Palermo e alle loro peculiarità artistico-musicali, quest’anno proponiamo il tema della diversità di generi e di genere per farne terreno di confronto musicale, fuori da ogni scontata certezza. Anch’io mi metterò in gioco scendendo dal podio e sconfinando in territori musicali diversi. Canterò in napoletano con la mia fisarmonica, così come nel finale Ernesto Tomasini en travesti canterà brani celebri del Kabarett berlinese. Per concludere con arie dal primo atto di Traviata, trasportate, come da una macchina del tempo, in uno scenario contemporaneo di suoni e voci di Palermo, in un mix di musica tradizionale ed elettronica e un tappeto sonoro elettroacustico che evocherà la pandemia”.

In scena ad assecondare l’estro di Wellber, l’Orchestra e il Coro del Teatro Massimo, diretto da Ciro Visco, la regia sonora del sound designer Manfredi Clemente e le voci del soprano Carmen Giannattasio, del baritono Markus Westa, dell’attore Eli Danker e naturalmente di Ernesto Tomasini, protagonista tra i più acclamati della scena alternativa e queer internazionale, che conta su una estensione di 4 ottave e uno stile performativo più che originale.

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