C'è un nuovo murale in una palazzina dello Sperone a Palermo. E raffigura un bambino con le braccia alzate, i piedi incrociati. Ma lo sguardo non è sconfitto, anzi, il suo è uno sguardo di sfida. “Dedico questo muro a mia figlia che ha 5 anni e con lei, a tutti i bambini e le bambine di questa città. Perché sono la nostra unica possibilità, per costruire insieme una visione nuova, una Palermo possibile che riesca a guardare alla bellezza e al futuro”.
Il nuovo murale di Igor Scalisi Palminteri, come è possibile vedere nel video di Marco Gullà, è stato appena completato: nato sul muro di 18 metri di una palazzina dello Sperone (via XXVII maggio), a pochi passi dalla scuola Sperone-Pertini, vandalizzata durante il lockdown, è uno dei simboli di questa difficile ripartenza.
Per ricordare al mondo che i bambini non devono soffrire, e non solo a Palermo. “Io SONO te” è stato suggerito all'artista proprio da un suo piccolo amico che una volta lo ha aiutato con pennelli e colori. E dalla voglia di dire no a chi non dedica la giusta attenzione ai più piccoli. Igor Scalisi Palminteri spesso ha “usato” muri dei quartieri popolari per interventi di riqualificazione urbana, dal forte messaggio emotivo. In questo caso il progetto, supportato da Beyond Lampedusa, Fondazione Sant’Elia ed MLC, è nato in seno al movimento sociale ONE Voice.
“Un bambino con le braccia alzate – spiega l'artista -: ci chiede aiuto, o ci invita a volare alto, sopra il cemento di un quartiere trascurato, sopra lo sporco che sta fuori e dentro di noi. E non parlo solo delle istituzioni, ma di una società che non è attenta ai più deboli. Spero tanto che questo dipinto sia di buon auspicio perché l'ombra della croce possiamo un giorno mettercela alle spalle”.
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