Quarant'anni senza verità dopo le repressioni, le torture, i rapimenti che dal 1976 al 1983 inghiottirono migliaia di uomini e donne scomparsi nel nulla.
Sono i desaparecidos dell’Argentina, vittime della dittatura militare di Jorge Rafael Videla.
Una pagina drammatica - in larga parte oscura - della storia recente che rivive nel docufilm dal titolo «Desaparecidos: il viaggio di José».
Un progetto ancora in itinere - per il quale è stata avviata una raccolta fondi sul sito www.produzionidalbasso.com - ideato dal regista palermitano Gaetano Di Lorenzo e dal fotoreporter José Luis Ledesma, in collaborazione con l’associazione culturale Allunaggio.
Che è stato presentato alla libreria "Tantestorie" di Giuseppe Castronovo (via Ludovico Ariosto, 27).
Lungo il filo della memoria, il docufilm racconta il viaggio di Ledesma per i paesi siciliani - l’isola nell’immediato dopoguerra ha fatto i conti con una forte ondata migratoria verso il Sudamerica - alla ricerca dei parenti delle vittime, dei testimoni e di quanti, tra giornalisti e uomini di Chiesa, si sono impegnati in quegli anni bui.
«Credo sia fondamentale che anche le nuove generazioni sappiano cos'è successo in Argentina tra il '76 e l'83», afferma Ledesma.
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