Dopo un'attenta e paziente attività di analisi, la Procura di Palermo e i Carabinieri, con l'aiuto dell'ufficio anti frode di Poste Italiane, hanno scoperto una truffa che è stata portata avanti grazie alla complicità di dipendenti delle poste tra Palermo, Carini, Belmonte Mezzagno e Lentini.
Gli otto indagati avevano trovato una falla nel sistema e l'avevano sfruttata a proprio vantaggio grazie ad un format che gli permetteva di di monetizzare clonando Buoni Fruttiferi Postali.
L'individuazione dell'illecito era resa difficile dal linguaggio criptico dei dipendenti inquisiti che parlavano di "volantinaggio" riferendosi ai buoni e chiamavano i complici con appellativi del tipo "cugino", "fratello", "compare", etc etc.
La truffa ammonterebbe a circa tre milioni di euro e avrebbe colpito soprattutto l'ente Poste.
Interviste video a Luigi Velardi, tenente colonnello e a Giacomo Meli, luogotenente carica speciale
Caricamento commenti
Commenta la notizia