MONREALE. La condanna a morte, il percorso con la croce sulle spalle, la crocifissione, il dolore fino all’ultimo respiro, per poi essere deposto nel sepolcro. Ieri, dopo vent’anni, è tornata a Monreale la rappresentazione della via Crucis, una tradizione che mancava da tempo e che ha trasmesso grandi emozioni.
Nonostante le condizioni meteo poco favorevoli, un pubblico dagli occhi commossi ha seguito con attenzione circa 70 figuranti alle prese con l’interpretazione classica, ma non affatto semplice, dei personaggi della via dolorosa.
Per l’organizzazione della manifestazione, coordinata da Tonino Russo, hanno lavorato insieme diverse associazioni (Civitas Mediterranea, Associazione commercianti di Monreale, Regius, scout, Confraternita del Crocifisso, Cattedrale Santa Maria).
Il percorso lungo piazza Guglielmo, piazza Vittorio Emanuele, via Torres, via Cappuccini fino a villa Belvedere.
L’evento, che conduce al clima ormai incombente delle festività pasquali, ha valorizzato la storia e le bellezze architettoniche e naturalistiche di Monreale.
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