PALERMO. Un tesoro restituito alla città.
Si tratta dello storico pannello realizzato da uno dei maggiori esponenti della ceramica del Ventesimo secolo, Pietro Melandri, che si trova all’interno dell’ex negozio Barbisio, in via Ruggero Settimo. Un’opera venuta alla luce nel 2013 quando le attività commerciali, Dell’Oglio, Barraja gioielli e Barbisio, sono stati nominati immobili d’interesse storico-artistico, tramite un decreto dirigenziale, emanato dall’assessorato regionale ai Beni culturali e dell’Identità siciliana. L’occasione del progetto per la nuova sede palermitana dell’azienda Este Lauder nel negozio storico Barbisio, presentato alla Soprintendenza ai Beni Culturali di Palermo, guidata da Maria Elena Volpes, ha permesso di recuperare l’identità originaria del negozio storico coniugandola con le nuove esigenze commerciali. L’intervento di restauro del pannello in ceramica ha consentito di salvaguardare e valorizzare tutte le parti originali dell’opera di Melandri, che, ben illuminata, oggi può essere ammirata nella sua interezza. Ad affascinare chi osserva la pannellatura sono anche i forti richiami alla Sicilia e a Palermo che emergono dalle raffigurazioni mitologiche e dagli elementi naturali a lui cari, come le marionette, i pupi, le trinacrie e le diverse architetture palermitane, quali la Cattedrale, la chiesa di San Giovanni degli Eremiti e la chiesa di Sant’Agostino fino a Porta Nuova. “L’opera raffigura anche il busto di Eleonora d’Aragona che era fagocitato dal posticcio soppalco con balaustra, il pannello in ceramica era nascosto – racconta l’architetto della Soprintendenza, Silvana Lo Giudice - dalle strutture espositive. Adesso, dopo il recupero, il busto emerge insieme a tutti gli altri riferimenti alla Sicilia contenuti nel pannello. I lavori ovviamente sono stati effettuati sotto l’alta sorveglianza della Soprintendenza ai Beni culturali di Palermo, unità operativa per i beni architettonici e storico artistici”.
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