PALERMO. Secondo appuntamento oggi alle 20.30 con la rassegna “Nuove musiche” nel foyer del Teatro Massimo. In programma Crippled Symmetry, omaggio al compositore statunitense minimale Morton Feldman. Un concerto in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti che ne ha curato l'allestimento. L’opera di Morton Feldman, come quella di molti compositori del Novecento americani, è strettamente legata agli insegnamenti di John Cage, ma altri suoi punti di riferimento e amici furono i pittori Robert Rauschenberg, Philip Guston, Mark Rothko e Jackson Pollock.
Feldman traeva ispirazione dai dipinti alle pareti o dai tappeti sul pavimento. E proprio dai tappeti orientali, con i piccoli moduli che si ripetono in modo costante ma con variazioni minime che possono essere date da una modifica del disegno così come dal leggero cambiamento di colore dei fili tinti a mano, trae ispirazione Crippled Symmetry (Simmetria storpia), una delle ultime opere di Feldman, creata nel 1983 per flauto basso, pianoforte e celesta, percussioni e vibrafono.
In quest’opera, della durata di un’ora e mezzo, Feldman cerca di raggiungere la staticità, quella staticità che, come lui stesso scrive, non fa parte tradizionalmente del linguaggio della musica, e che pure egli individua, almeno “per certi aspetti” o come illusione, nel “mondo alla Magritte” di Satie o nella scultura sospesa di Varèse. Proprio nella staticità, appresa studiando la pittura di Rothko e Guston, Feldman considera che risieda l’elemento più significativo da lui introdotto partendo dalla pittura.
“Nuove musiche” è organizzata dal Teatro Massimo in collaborazione con l’Orchestra Sinfonica Siciliana, il Conservatorio “Bellini” di Palermo, il Conservatorio “Scontrino” di Trapani, l’Accademia di Belle Arti di Palermo, l’Università di Palermo, il Festival delle Letterature Migranti, l’Ambasciata di Francia in Italia, l’Institut Français, il Dipartimento dell’Innovazione industriale e digitale dell’Università di Palermo.
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