PALERMO. Un nuovo documentario con tutte le novità sulla Camera delle Meraviglie, la stanza con decori arabi scoperti all’interno dell’appartamento di via Porta di Castro, nel centro storico di Palermo.
Sarà proiettato venerdì 23 settembre alle 18 (ingresso libero) all’Auditorium della Rai di viale Strasburgo. All'appuntamento saranno presenti anche due dei tre studiosi dell’università di Bonn: Sarjoun Karam, arabista, poeta e docente di arabo, e Sebastian Heine, iranista e specialista in lingue
orientali.
Sono stati loro assieme alla collega Chiara Riminucci-Heine, tutti e tre dell’Ioa, l’Istituto di Lingue Orientali e Asiatiche dell’università della città tedesca, a decifrare le scritte che campeggiano sulle pareti della stanza blu di via Porta di Castro. Quelli che sembravano decori sono invece caratteri arabi scritti non da un arabo ma da una maestranza locale che non conosceva l’arabo ed ha copiato erroneamente il testo che aveva dato loro il committente.
Il video, realizzato in collaborazione con la Gesap, la società gestionale dell’aeroporto Falcone e
Borsellino, e il b&b Porta di Castro, dura circa 25 minuti. Testo e voce sono del giornalista e scrittore Alberto Samonà, le musiche sono state composte da Giuseppe Mazzamuto, la regia è di Salvatore Militello. Oltre agli studiosi tedeschi, al regista Militello e a Samonà, interverranno anche il restauratore Franco Fazzio e i proprietari dell’appartamento, Valeria Giarrusso e Giuseppe Cadili.
Il documentario, attraverso le immagini di alcuni monumenti, evidenza la magnificenza di Palermo. Interessanti le interviste: il noto critico d'arte ,Vittorio Sgarbi definisce la Camera delle Meraviglie " una stanza del dialogo", il conte Alessandro Federico parla del suo antenato, Stefano Sammartino duca di Montalbo, proprietario a metà dell'Ottocento, dell'appartamento di via Porta di Castro.
Il professore Massimiliano Marafon Pecoraro, docente di Storia dell’Arte Moderna dell’università di Palermo sottolinea “la vivacità culturale di un intellighenzia a Palermo nella metà dell’Ottocento” e definisce la stanza araba "un ambiente esoterico ma anche uno studiolo fiorentino dove incontrarsi e ragionare sulla cultura.
Interessanti anche le interviste al radiologo dei Beni Culturali dell'Unesco Giuseppe Salerno che ha effettuato una tac ad una delle porte della “stanza araba”, scoprendo che sotto tre strati di vernice c'è un disegno ancora più ricco di quello attualmente visibile realizzato seguendo il rilievo delle pennellature originario, in attesa del definitivo restauro.
Nel video interviene pure Simona Briggiotta, manager e presidente della Commissione Cultura della Dante Alighieri a Dubai che qualche settimana fa ha visitato la stanza blu. "Al mio ingresso nella Camera delle Meraviglie ho capito il perché di questo nome. Ne sono rimasta affascinata. Un blu intenso con scritte e simboli arabo in oro e argento mi hanno ricordato elementi visti più volte nei Paesi medio-orientali".
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