PALERMO. «Investire sulla cultura equivale a far partire il nostro Paese. Un investimento sul patrimonio culturale e sulla promozione turistica può essere un contributo formidabile alla crescita in Italia e in Sicilia». Lo ha detto il ministro per i Beni culturali, Dario Franceschini a Palermo, per partecipare a un'iniziativa organizzata dalla Fondazione con il Sud. Poi riferendosi alle misure contenute nella Legge di stabilità, che ieri il Consiglio dei ministri ha varato, Franceschini ha detto: «sono soddisfatto, negli anni il bilancio del ministero è stato tagliato via via e questi tagli sono stati fermati negli ultimi due anni».
«Quest'anno assumeremo - ha detto - 500 giovani professionisti di cui il ministero ha bisogno anche per un ricambio generazionale: archeologi, storici dell'arte, architetti, antropologi. È una ventata di innovazione e uno sbocco professionale per giovani talenti delle università italiane. Abbiamo stabilizzato l'art bonus, messo risorse sul cinema, sugli archivi e sulle biblioteche, un grande investimento sulla Cultura».
«Non mi permetto di giudicare l'operato di altre istituzioni, la Sicilia è la regione italiana che insieme alla Campania ha le più straordinarie potenzialità di crescita. Solo il 15% del turismo internazionale va sotto Roma». Lo ha detto il ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini, a Palermo ai cronisti che chiedevano un commento sulla gestione dei musei siciliani, durante la sua visita al museo regionale di Palazzo Abatellis, dove è custodito la famosa opera il «Trionfo della morte» di autore ignoto. Al sud
«C'è la bellezza ovunque e questa è una sfida del Paese - ha aggiunto - I fondi del Pon Cultura sono destinati sia al recupero del patrimonio e alla valorizzazione delle industrie culturali creative e quindi della dinamicità delle imprese soprattutto nel Mezzogiorno». «È una sfida nazionale. Sono pronto a collaborare con tutti» ha concluso.
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