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L'abbraccio di 35 mila studenti palermitani alle vittime innocenti della mafia

Trentacinquemila studentesse e studenti delle scuole della città e della provincia di Palermo sono stati coinvolti nel ricordo delle vittime innocenti di mafia. La proposta avanzata dalla Rete per la promozione della cultura antimafia nella scuola ha coinvolto 72 istituti scolastici e attivato numerosi docenti che oggi hanno svolto l’attività didattica ricordando una o più vittime di mafia. Una straordinaria partecipazione delle scuole palermitane, quest’anno, ha caratterizzato la giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie.

All’istituto comprensivo Giuliana Saladino sono stati ricordati i minori uccisi dalle mafie (oltre cento) coetanei degli studenti e delle studentesse: da Giuseppe Letizia a Claudio Domino; dai Fratelli Asta a Giuseppe Di Matteo, da Rita Atria a Lia Pipitone; da Biagio Siciliano a Giuditta Milella. Alla Colozza-Bonfiglio, oltre ai cartelloni realizzati in classe, gli studenti hanno messo in scena una rappresentazione teatrale sulla vita di Anna Nocera, vittima del primo femminicidio di mafia, giovane donna, a cui hanno tolto la vita perché non aveva paura di continuare a vivere la sua vita. Anna, costretta ad un umiliante silenzio, sparì una mattina come tante mentre andava a fare i "servizi". Il ricordo va a tutte le donne che alzano la testa e combattono perché la loro voce possa essere sentita anche da dietro le grate di un carcere o come la madre di Anna che non ebbe paura di accusare dentro l'aula di un tribunale gli assassini della giovane figlia.
Questa è la prima iniziativa costruita dalla Rete per la promozione della cultura antimafia nella scuola che sta lavorando ad un progetto di medio e lungo termine e che darà avvio alle attività dei quattro gruppi di lavoro, coordinati da otto dirigenti scolastici che compongono il Consiglio di rete.

Ogni gruppo di lavoro svilupperà alcuni aspetti specifici, necessari a strutturare la cultura antimafia nella scuola: Pedagogia civile e manifesto per la cultura antimafia coordinato da Giusto Catania (I.C. Giuliana Saladino) e Valeria Catalano (I.C. Colozza Bonfiglio); Didattica dell’antimafia attraverso le discipline curriculari coordinato da Giuseppe Carlino (I.C. Ignazio Buttitta di Bagheria) e Cinzia Rizzo (I.C. Onorato Sferracavallo); Formazione dei docenti e disseminazione coordinato da Marina Venturella (I.C. Rita Levi Montalcini) e Giuseppe Russo (I.C: Armaforte di Altofonte); Partecipazione ed organizzazione eventi coordinato da Claudia Contino (D.D. Ettore Arculeo) ed Andrea Tommaselli (Istituto Superiore Gioeni Trabia – Nautico).

Oggi Milano sarà la piazza principale della XXVIII Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. Dopo il corteo, i manifestanti si ritroveranno in Piazza Duomo dove alle 11 inizierà la lettura degli oltre 1000 nomi delle vittime innocenti: bambine e bambini, magistrati, giornalisti, appartenenti alle forze dell’ordine, sacerdoti, imprenditori, sindacalisti, esponenti politici, amministratori locali, cittadini e cittadine morti per mano delle mafie. 1069 i nomi che leggeremo in questa XXVIII edizione della Giornata, quattordici in più dello scorso anno. Un elenco che nel tempo è diventato sempre più lungo e che testimonia che le mafie non hanno riguardo nei confronti di coloro che vengono uccisi e neanche del dolore di quelli che restano. A seguire l’intervento di Luigi Ciotti, Presidente nazionale di Libera.

Libera in Sicilia, che anche per questa XXVIII Giornata ha promosso i «100 passi verso il 21 marzo» - quelle iniziative portate avanti da associazioni e scuole con l’obiettivo di costruire una partecipazione consapevole alla Giornata - parteciperà con una sua delegazione alla manifestazione nazionale di Milano, di cui faranno parte, tra gli altri, i ragazzi del Progetto Amunì di Palermo e Messina, un percorso realizzato da Libera in collaborazione con gli Uffici del Servizio Sociale per i Minorenni del Dgmc, che prevede il coinvolgimento di minori dell’area penale in percorsi di cittadinanza attiva.

In Sicilia saranno inoltre tantissimi, come ogni anno, i luoghi di memoria promossi dalle reti territoriali di Libera, che, in sinergia con Milano, ricorderanno le vittime innocenti rinnovando l’impegno nella costruzione di un’alternativa alle mafie e testimoniando da che parte stanno.

Parlano Giusto Catania preside Giuliana Saladino- Valeria Catalano preside Colozza-Bonfiglio- Noemi Giotti II D Colozza Bonfiglio

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