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Stranieri e migranti in corteo a Palermo: «Tempi lunghi per l'iscrizione anagrafica»

Anche un anno e mezzo per l’iscrizione anagrafica. Ma anche lunghe attese per la residenza e la carta d’identità. Da piazza Giulio Cesare a Palermo è partita la protesta di una quarantina di associazioni di cittadini italiani e stranieri contro la burocrazia a volte asfissiante per la richiesta di documenti fondamentali per poter viveri in città.

Il corteo partito dalla piazza su cui sorge la stazione centrale ma anche gli uffici comunali dell'anagrafe, ha attraversato via Roma per poi raggiungere Palazzo delle Aquile, sede del Comune. Lungo l'elenco delle sigle in piazza per chiedere il rispetto della legge, l'iscrizione anagrafica entro due giorni dalla richiesta, la presenza di mediatori culturali negli uffici comunali, il potenziamento del personale dedicato alle iscrizioni anagrafiche, ma anche più postazioni decentrate per tutti i cittadini.

Fino a oggi per i migranti è in funzione solo lo sportello di viale Lazio, aperto il martedì e giovedì. «Il Comune ha sempre risposto che i ritardi sono dovuti alla carenza di personale - scrivono le associazioni nella piattaforma della manifestazione - una giustificazione non più accettabile e solo una risposta sbrigativa e superficiale per non affrontare il problema, dietro cui si celano disfunzioni amministrative, organizzative e anche violazioni di legge. I più di 70 ricorsi presentati in tribunale in questi due anni, che hanno ottenuto esito positivo contro l'amministrazione comunale dimostrano che il Comune sta violando la legge e i diritti».

Nel video le proteste dei migranti e il commento di Rino Canzoneri (associazione Prima gli ultimi nessuno è straniero).

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