Palermo, l'emergenza crack a Ballarò in una lettera per il nuovo prefetto: la manifestazione
Si muore di crack a Ballarò. Il nuovo prefetto di Palermo, Maria Teresa Cucinotta, lunedì 5 dicembre, al momento di insediarsi, troverà la lettera che la rete di Sos Ballarò, che raccoglie le istanze di decine di associazioni, ha consegnato oggi a Villa Whitaker, la sede della Prefettura, in via Cavour. Non si fermano le proteste contro lo spaccio di droga nel quartiere. Per dare seguito alla grande manifestazione delle scorse settimane, una delegazione capitanata da Massimo Castiglia si è presentata questo pomeriggio in prefettura. Una sollecitazione ad intervenire concretamente per risolvere il problema, «andando oltre la retorica politica - ha detto Lorenzo Capretta di Sos Ballarò -. Ci sono stati tanti incontri, tanti momenti belli di aggregazione, ma adesso i fatti stanno rallentando, noi oggi siamo qui per questo: per chiedere che si passi ad un’azione concreta. A Ballarò - conclude - ci sono tanti ragazzi che stano chiedendo aiuto ma non trovano un appiglio o strumenti istituzionali che li possano aiutare ad uscire da questa situazione». Nella lettera presentata in prefettura i ragazzi hanno chiesto «un intervento della pubblica istruzione e non solo - spiega Roberta Autoritano -. C’è bisogno di un incremento delle figure professionali sia di psicoterapia, psichiatria e una maggiore presenza sul territorio cercando di riattivare tutti quei servizi che nel corso del tempo sono stati abbandonati e lasciati in balia dell’indifferenza. La necessità è impellente, le persone stanno morendo e noi non ci stiamo più».