Passano i consiglieri comunali, passano gli assessori, passano i sindaci. Ma i topi, a Palermo, rimangono. L’ultimo avvistamento ieri (26 ottobre) nella fontana del Giardino Inglese - sicuramente buon gusto, non c’è che dire -, che sembra ormai diventata la loro dimora.
A pochi metri da dove giocano famiglie e bambini e si fermano a chiacchierare tanti gruppi di ragazzi e ragazze. E che dire dei turisti. Che, spesso, si fermano ad osservare qualche attimo la bellezza - decadente - di queste fontane, rimanendo sorpresi dalla loro varietà faunistica: oche, tartarughe e roditori. Tutti più o meno in pace tra loro.
Il problema dei non più nuovi inquilini del parco, intitolato nel 2019 a Piersanti Mattarella, affonda le sue radici nello scorso mese di maggio. Anche allora la scena era uguale: acqua verde, rifiuti, rami caduti e spazzatura. A far capolino, qualche tartaruga e i topi, che con allegro zampettio si godevano la nuova casa.
Un’eredità della precedente amministrazione che sembra difficile da debellare. Infatti, una prima derattizzazione era stata effettuata dalle squadre della Rap, senza ottenere, però, grossi risultati. Così, da maggio ad oggi, l’unica situazione a mutare è all’interno di Palazzo delle Aquile.
All’esterno, ancora i soliti problemi, che si trascinano e coinvolgono anche alcune associazioni sportive: la settimana scorsa, i roditori sono stati avvistati anche nella zona del pattinodromo dove dal 1994 l’associazione sportiva dilettantistica di pattinaggio artistico Sporting Centre mediterraneo si allena. Viene definito uno scenario quotidiano e ha richiamato l’attenzione dell’assessore allo Sport, Sabrina Figuccia: «Abbiamo già fatto opera di derattizzazione e chiesto interventi di pulizia del verde - spiega l’assessore - al pattinodromo e nelle aree limitrofe».
La situazione, però, sembra essere legata a doppio filo con i contratti stipulati con le aziende partecipate: «Stiamo portando avanti un lavoro di due diligence sui contratti stipulati con le aziende di Rap e Reset - spiega l’assessore alle Politiche ambientali e ville e giardini, Andrea Mineo -. Al momento, la Rap non ha la competenza per intervenire all’interno dei parchi per pulire e derattizzare».
Mineo spiega che, per contratto, la competenza delle squadre dell’azienda di piazzetta Cairoli si ferma ai cancelli delle aree verdi della città. Ogni intervento all’intervento delle ville e dei parchi, quindi, assume quasi i contorni di una forzatura. Una situazione che crea non pochi problemi in caso di provvedimenti da presente tempestivamente e alla manutenzione ordinaria della pulizia della villa.
«Il tema che stiamo affrontando è proprio quello di poter fare intervenire le squadre della Rap anche all’interno dei parchi - dice l’assessore -, così come stiamo rivedendo i contratti degli operatori Reset affinché le scene viste a villa Case Rocca non si ripetano più».
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