"Palermo è casa mia. E’ Palermo che oggi mi restituisce qualcosa, un momento di gioia. E’ bello risentire gli odori, i profumi, i rumori. Vedo tantissimi volti noti e mi vengono in mente tanti ricordi". Lo ha detto l’ex questore di Palermo, Renato Cortese, dopo avere ricevuto la cittadinanza onoraria del capoluogo siciliano dal sindaco Roberto Lagalla, nel corso di una cerimonia che si è tenuta nell’aula consiliare di Palazzo delle Aquile.
"Sono arrivato negli anni '90, anni bui, gli anni delle stragi. Qui ho capito anche cosa è il male ma anche veramente cosa è il bene. Per questo da questore - ha aggiunto - ho voluto aprire le porte della questura alla cittadinanza, perchè non vedano in noi soltanto lo sbirro, ma anche un punto di riferimento. Voglio rivolgere un ringraziamento speciale si poliziotti di Palermo per avere deciso da palermitano di volere combattere la mafia frontalmente e senza paura".
Una grande festa di popolo ha accolto l'ex questore Renato Cortese. "A nome della città di Palermo - ha detto Lagalla - esprimo profonda stima e ammirazione nei confronti di Renato Cortese. La sua figura sarà legata per sempre alla storia della nostra terra. Renato Cortese ha dato tanto a questa città e a tutta la Sicilia, andando sempre oltre quell'antimafia di facciata fatta di slogan e intenti. Lo dimostrano gli arresti di Bernardo Provenzano e di altri latitanti di Cosa nostra, quando era a capo della sezione Catturandi e lo dimostra il suo operato nel periodo in cui è stato questore a Palermo".
Subito dopo la cerimonia si è svolta una manifestazione di ringraziamento a Renato Cortese in via Matteo Bonello, a fianco della Cattedrale di Palermo, organizzata dalla Fondazione Federico II, dalla Confcommercio e dall'Associazione "Cassaro Alto". Una festa con centinaia di persone che si sono strette con affetto attorno al funzionario di polizia.
video di Marcella Chirchio
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