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Palermo, l'ex liquidatore indagato: dalla riparazione dell'auto al McBook, ecco le spese sotto esame

Le indagini sono partite dalla denuncia dell’architetto Mario Butera, allora presidente di Amg Energia

Con i soldi della Energy Auditing srl, una società del gruppo Amg, nata per ottenere risparmi energetici negli edifici comunali - un tema di strettissima attualità, dato l’aumento del costo del gas provocato dalle sanzioni inflitte alla Russia- avrebbe pagato le spese private: il meccanico dell’auto sua e della moglie, il servizio fotografico per la comunione dei due figli, tre utenze dell'energia elettrica e due telefoniche a Tommaso Natale, l'acquisto di un computer, il prelievo di contanti e diversi bonifici bancari a suo favore dai conti della società «senza alcuna giustificazione» come scrive la Procura. È per queste condotte che l'ingegnere Pietro Orlando, 54 anni, liquidatore dal settembre 2020 al dicembre 2021 della società partecipata del gruppo Amg, è indagato per peculato.

I finanzieri del nucleo di polizia economico finanziaria hanno eseguito un sequestro per 59 mila euro nei suoi confronti: la cifra è il risultato di tutte le spese che il liquidatore della Energy Auditing srl avrebbe effettuato con soldi non suoi: risorse prelevate dalla società che per statuto si occupa del «contenimento delle spese sostenute dall'amministrazione comunale per la fornitura di energia, la valorizzazione del patrimonio immobiliare e impiantistico del Comune, il risparmio energetico e l'uso razionale dell'energia, la promozione delle fonti rinnovabili e la progressiva riduzione delle emissioni di sostanze inquinanti e gas climalteranti in ambito urbano (protocollo di Kyoto) con positivi effetti economici ed ambientali».

La richiesta di sequestro a carico di Orlando è stata avanzata dal procuratore aggiunto Sergio Demontis e dal sostituto Felice De Benedittis, la misura è stata convalidato dal Gip e in seguito confermata dal Tribunale del Riesame, che ha respinto il ricorso di Orlando. Tramite i l suo legale, Orlando sosteneva che «la Energy Auditing non era una una società in house del Comune di Palermo poiché svolgeva attività privata», e quindi le condotte a lui attribuite non dovevano essere valutate come se commesse da un pubblico ufficiale. Una tesi che non ha convinto i giudici del Riesame che hanno intanto confermato il sequestro.

Le indagini dei finanzieri guidati dal colonnello Gianluca Angelini sono partite nel dicembre 2021 dalla denuncia dell’architetto Mario Butera, presidente di Amg Energia (che si è dimesso a fine 2021 per motivi di carattere esclusivamente professionali), grazie ad una relazione preparata dall'analista contabile della società, il consulente esterno Vincenzo Bruno. Oltre ad avere riscontrato alcune anomalie nella gestione delle spese del conto corrente della società, erano cadute nel vuoto le «numerose richieste» di chiarimento rivolte a Orlando che - scrivono i magistrati nel provvedimento di sequestro - si limitava «ad affermare di essere in possesso dei documenti giustificativi».

Così, si sono accesi i riflettori della guardia di finanza sulla società di via Tiro a segno 5. Spulciando nel conto corrente della Energy Auditing srl sono venute fuori tutta una serie di spese «illegittime» come sostengono i pubblici ministeri Demontis e De Benedittis. Ci sono ad esempio due fatture di 6.449 euro e 2.549 euro per riparazioni ad una Bmw serie 5 e ad una Mercedes classe A (manutenzioni varie comprendenti la sostituzione delle pastiglie dei freni e della scatola dello sterzo) di proprietà di Orlando e della moglie (questo considerando che la partecipata dell’Amg non ha mezzi propri né risulta agli atti che il commissario sia stato autorizzato ad utilizzare mezzi privati). Poi 650 euro per il servizio fotografico di una prima comunione (il titolare dello studio fotografico ha spiegato di essere stato pagato per la comunione dei due figli di Orlando, una delle quali effettuata anni prima e fino ad allora non saldata). Ci sono anche 3.100 euro per l’acquisto di un computer McBook Pro 13 e diversi programmi operativi e 4.000 euro (strumenti di lavoro che non sono mai stati trovati in azienda) per i consumi Enel dell’abitazione del commissario e di una utenza non domestica nella zona di Tommsaro Natale e per due contratti di telefonia fissa con due compagnie telefoniche.

Anche la verifica dei movimenti del conto corrente della società consente alla guardia di finanza di ricostruire una serie di movimenti che fanno lievitare le spese personali di Orlando. Che per l’accusa hanno un cifra precisa: i 59 mila euro sequestrati.

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