Protesta degli Oss, operatori socio sanitari in forza a Villa Sofia e all’ospedale Cervello di Palermo, sotto gli uffici dell'assessorato regionale della Salute in piazza Ottavio Ziino. La manifestazione nasce dopo alcuni provvedimenti adottati dall'azienda ospedaliera che ha ridotto il monte orario del personale oss con contratto co.co.co.
«Questa situazione - spiega Antonino Ruvolo, vice segretario provinciale Fials, che insieme a Uil e Nursing Up guida la protesta - provoca una grave carenza interna ai reparti e mettendo in ginocchio l’organizzazione interna degli uffici infermieristici».
Il dito è puntato anche al Pao - piano annuale organizzativo - che determina le forze da utilizzare, e la mancata applicazione della legge Madia sulla stabilizzazione del personale precario: secondo la norma, basterebbe essere in graduatoria e con un’esperienza di 3 anni maturata, anche in modo non continuativo, negli ultimi 8.
Nel mirino però rientrano anche altre stabilizzazioni: infatti, chi al 30 giugno ha maturato 18 mesi di servizio di cui almeno 6 nel periodo covid, può essere stabilizzato. Interventi che al momento però non sembrano vedere la luce: «Manca un censimento per capire chi dobbiamo assumere e che resta fuori - continua Ruvolo -, noi puntiamo alla possibilità di aumentare la dotazione organica degli Oss, che è il personale più utilizzato per l’assistenza dei pazienti».
Un allarme lanciato anche in vista dell’impennata di contagi Covid: «Sulla carta siamo in esubero - conclude il vice segretario - ma nell’assistenza giornaliera non è così. Il discorso va affrontato in vista di ferie, malattie e congedi e, specialmente, in vista dell’ondata della variante che sta mettendo sotto pressione i pronto soccorso e le rianimazioni».
Dopo alcune ore di protesta è riuscita a salire una delegazione, rappresentata da Giovanna Lo Porto in qualità di portavoce dei lavoratori, che ha parlato con il capo di gabinetto, Mario La Rocca: «A loro risultano 180 contratti a tempo indeterminato di lavoratori Oss che non esistono - ha raccontato la portavoce -, si sono presi una settimana per verificare la situazione e poi torneremo a parlare».
nel video le interviste a: Ivana Vitamia, oss ospedale Cervello; Antonino Ruvolo, vice segreterio provinciale Fials; Giovanna Lo Porto, oss; Roberta tranchina, oss; Raffaele Pipitone, infermiere
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