Stavolta i criminali incendiari non hanno aspettato l’arrivo dell’estate inoltrata, come spesso è avvenuto. Stavolta hanno deciso di anticipare a maggio e accendere la miccia delittuosa con un’azione devastante, aprendo ufficialmente la (si teme) lunga stagione degli incendi. Decine di roghi ieri in provincia. Solo nel tardo pomeriggio di ieri è stato domato l'incendio a Monreale su Monte Caputo e Poggio Ridente. Incendi sono divampati anche a Partinico, Bagheria, Misilmeri, Campofelice di Roccella, Balestrate e Altavilla Milicia. Le squadre antincendio sono state tutte impegnate sui diversi fronti.
Dalle 8 di ieri mattina sono stati più di 45 gli interventi per incendi di vegetazione e macchia mediterranea. Approfittando delle temperature torride, che ieri hanno raggiunto anche i 35 gradi e del vento di scirocco, gli incendiari hanno dato fuoco ad una zona di Monte Caputo, che sovrasta Monreale. Una zona che negli anni era stata risparmiata e che, quindi, «godeva» di una vegetazione ancora fitta.
Sono state più di ventiquattr’ore di passione, come detto, per tutti gli addetti ai lavori, impegnati fin dal pomeriggio di martedì nella difficilissima azione di spegnimento, nel tentativo di salvare un versante della montagna pesantemente aggredito dalle fiamme ed evitare che queste raggiungessero le zone abitate, dove i residenti hanno avuto più di un momento di preoccupazione. Dopo un’azione lunga, paziente e congiunta che ha visto in campo i diversi soggetti addetti ai lavori, martedì sera sembrava che si potesse cantare vittoria e che le fiamme fossero state domate. Purtroppo, la sensazione è durata poco perché in serata, con una lingua di fuoco di circa 150 metri ancora viva, le tenebre che già incombevano e le difficoltà logistiche, il dipartimento regionale di Protezione civile suonava di nuovo l’allarme e chiamava a raccolta le forze presenti sul territorio. Paura per la zona di Poggio Ridente, a cavallo dei territori di Monreale e Palermo, dove per tutta la notte non è venuta meno l’azione di contrasto delle fiamme.
Ieri, poi, fin dalle prime luci dell’alba, il cielo del comprensorio monrealese è stato solcato da diversi voli dei canadair che da Lamezia Terme hanno raggiunto il Palermitano per contribuire alle operazioni di spegnimento. Sul posto, come ha fatto sapere l’assessore alla Protezione civile del Comune di Monreale, Paola Naimi, anche le squadre delle associazioni Overland ed Evergreen, ancora assieme a vigili del fuoco e al corpo forestale, anch’esse impegnate nella salvaguardia del territorio.
«Martedì al Comune - fa sapere ancora l’assessore Naimi - si terrà il tavolo tecnico alla presenza di tutti gli addetti ai lavori. L’obiettivo, con questi “chiari di luna”, è quello di anticipare ai prossimi giorni la stagione dell’antincendio, che solitamente viene avviata l’uno luglio». L’azione dei piromani, però, purtroppo, è arrivata anche in altri centri della provincia, come per esempio a Campofelice di Roccella. Lì l’Anas ha chiuso temporaneamente al traffico, in prossimità del chilometro 201 la statale 113.
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