Palermo, Sollima suona alla camera ardente per salutare Letizia Battaglia
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Il violoncellista e compositore Giovanni Sollima ha suonato nell'atrio di Palazzo delle Aquile dove è stata allestita la camera ardente di Letizia Battaglia. Sollima ha eseguito La Luna, brano da lui composto scritto 35 anni fa e uninterpretazione personale di About a Girl dei Nirvana. Tantissimi gli omaggi e i riconoscimenti per la fotoreporter scomparsa all''età di 87 anni. «Senza Letizia e le sue fotografie che hanno impedito di volgere altrove lo sguardo, la storia di Palermo, della Sicilia, ma anche del nostro Paese sarebbero più povere e incomplete - ha detto don Luigi Ciotti, presidente di Libera e gruppo Abele -. Il modo migliore di ricordarla è allora procedere ancora più determinati in quel cammino che ci allontana per sempre dai fatti di morte e sempre più ci avvicina a quelli di vita. Nel segno di una persona generosa e mai conforme, che ha "allargato l'obiettivo" all'impegno sociale e politico, incontrando persone e realtà in ogni parte d'Italia, testimone di quell'inesausta sete di verità che rende la vita umana degna d'essere vissuta. Ciao Letizia». «Pur essendo suo coetaneo, quando Letizia arrivò a L'Ora, ero già un fotografo di cronaca navigato - è il ricordo di Gigi Petyx, 83 anni -. Eravamo appena usciti dalla prima guerra di mafia e dal maxi processo di Catanzaro che io avevo documentato. Ma Riina e i corleonesi di lì a poco avrebbero ricominciato a sparare. Quando arrivò lei, unica donna fotografa in redazione, e io incrociai il suo sguardo, capii subito che con la sua tenacia e i suoi occhi, avrebbe fatto grandi cose e sarebbe diventata Letizia Battaglia». Cordoglio per la morte della fotografa viene espresso anche dal mondo politico e sindacale. Il gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle all'Ars dice: «Ci sono persone che con la loro arte e il loro estro e coraggio- sono destinate a lasciare un segno indelebile nel mondo e questo è il caso di Letizia Battaglia, donna coraggiosa, capace di smascherare con il suo obiettivo il potere della mafia e dei suoi complici». Filippo Virzì, segretario regionale Ugl creativi Sicilia dice: «La mia città così come tutti il mondo perde un pezzo di se stessa, una fotoreporter unica, ritrasse tantissimi protagonisti dei suoi anni, da Giovanni Falcone e Paolo Borsellino a Franca Rame o Pier Paolo Pasolini, a Ezra Pound le sue fotografie saranno per sempre patrimonio dell'umanità». «La morte di Letizia Battaglia lascia un vuoto enorme nella nostra città», afferma Vincenzo Fumetta, segretario provinciale di Rifondazione Comunista. «Letizia ha rappresentato l'anima della Primavera di Palermo - aggiunge - la volontà di riscatto della nostra Terra, il protagonismo femminile. È stata uno dei volti migliori della Sicilia, uno dei più belli. Fotografa comunista del giornale L'Ora, ha raccontato con le sue foto la lotta alla mafia e la lotta tra mafie, la storia sociale dell'isola». «Con grande dolore ci stringiamo alla famiglia di Letizia Battaglia, donna e professionista che con i suoi lavori ha dato lustro alla città di Palermo. Grande artista e reporter, conosciuta in tutto il mondo, con la potenza delle sue foto ha raccontato la lotta alla mafia. Ma è stata anche un modello di emancipazione femminile e adesso lascia un vuoto incolmabile», dice il segretario generale della Uil Sicilia, Luisella Lionti. «Di Letizia Battaglia porterò sempre con me il suo genio, la sua forza, ma anche il suo amore tormentato per Palermo. Un sentimento contrastato che l'ha accompagnata per tutta la vita», afferma Carmelo Miceli, deputato del Pd. «L'archivio fotografico di Letizia Battaglia è una galleria infinita di personaggi, storie e racconti indimenticabili di una città. Un giacimento gigantesco di memorie e dì battaglie civiche che i palermitani custodiranno per sempre nei propri cuori», dice Francesco Scoma, deputato della Lega . «Con la morte di Letizia Battaglia se ne va uno dei testimoni più attenti delle guerre di mafia e del riscatto della Sicilia. Le sue foto in bianco e nero hanno scosso le coscienze e favorito la nascita di un movimento d'opinione contro Cosa nostra», dice il presidente del Gruppo Cronisti di Catania Filippo Romeo. «Con le sue foto, Letizia Battaglia ci ha costretto a guardare l'estremamente brutto e l'estremamente bello della città di Palermo e della Sicilia. E ci ha aiutato così a combatterne la mafia e il degrado e a difenderne il patrimonio artistico e ambientale. Una compagna di tante battaglie. Grazie, Letizia», dicono il segretario generale della Cgil Palermo Mario Ridulfo e il responsabile Legalità e memoria storica della Cgil Palermo Dino Paternostro.