Stati di famiglia falsificati, modifiche alle residenze. Nelle intercettazioni sono gli stessi componenti della banda a svelare il meccanismo con cui mettevano in atto la truffa alle assicurazioni. Da questo sistema sono scaturite 238 polizze Rc auto ritenute irregolari.
I componenti dell'organizzazione facevano versare i soldi previsti per la stipula del contratto. Poi alteravano i dati per pagare all'assicurazione un premio minore, intascando la differenza tra quanto versato dal contribuente e quanto realmente incassato dall'assicurazione. In altri casi, dopo avere ricevuto il denaro, annullavano immediatamente la polizza, lasciando la macchina senza copertura assicurativa.
"Il rischio che si corre - commenta Gianluca Angelini, comandante del nucleo di polizia economica e finanziaria di Palermo commentando l'inchiesta "Assicura Facile" - è che purtroppo molti veicoli potrebbero avere circolato o circolare ancora in assenza della copertura assicurativa obbligatoria per legge, con potenziale rischio per la sicurezza pubblica".
Angelini, dunque, raccomanda prudenza e una valutazione ponderata da parte dei consumatori che stipulano nuovi contratti di Rca auto. "Il consiglio - aggiunge - è di prestare particolare attenzione nella scelta della compagnia assicurativa, diffidando di soluzioni eccessivamente economiche, fuori dagli standard di mercato e consultando sempre, prima della stipula, il sito dell'Ivass, istituto per la vigilanza sulle assicurazioni, per riscontrare se l'agente che propone la polizza è realmente iscritto, come la legge richiede, nel Registro Unico degli Intermediari assicurativi".
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