Commozione e rabbia. Ma anche tante magliette bianche con la sua foto. E poi una lunghissima sequenza di botti al termine della celebrazione. Sulle note dell'Ave Maria di Schubert la bara con dentro la salma di Natale Caravello oggi ha varcato la soglia della parrocchia di Santa Maria della Pietà alla Kalsa.
Folla per i funerali dell'operaio Reset ucciso giovedì scorso con tre colpi di pistola dal ventenne Alessandro Sammarco a Brancaccio. Nel video di Marcella Chirchio l'arrivo del feretro tra gli applausi.
C'erano parenti, amici, colleghi per l'ultimo saluto. In molti indossavano una maglietta bianca con sopra stampata la foto del 46enne assassinato. Per l'omicidio è stato convalidato nei giorni scorsi l'arresto di Sammarco, attualmente in carcere, il quale si è costituito poche ore dopo il delitto.
Il giovane ha chiesto perdono nel corso dell'interrogatorio e ha detto più volte di avere fatto una follia e di essersi rovinato la vita. E ha anche aggiunto che era fidanzato con Alessia, figlia della vittima, da due anni. Per la famiglia Caravello nulla di più falso. L'altra figlia di Natale, Francesca Caravello, ieri in un'intervista video ha voluto precisare: "Alessandro Sammarco non era fidanzato con mia sorella Alessia. Purtroppo, questo ragazzo si è invaghito di lei. Ma dopo il suo rifiuto è diventato ossessivo".
Secondo quanto raccontato dalla ragazza, dunque, il giovane sarebbe diventato insistente, minacciando più volte la sorella. Nei giorni scorsi le indagini della polizia, dirette dalla Procura, hanno trovato riscontro nell'ordinanza emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Palermo, che ha applicato la misura cautelare coercitiva della custodia in carcere nei confronti di Sammarco.
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