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Novavax a Palermo: "Ogni giorno altri 30-40 vaccinati, non tanti ma immunità più vicina"

Non molte le dosi di Novavax fin qui somministrate a Palermo, ma con una media di 30-40 al giorno il commissario per l'emergenza Covid Renato Costa vede il bicchiere mezzo pieno. "Non sono tantissime, ma è comunque un successo visto che si tratta di prime dosi ricevute da chi riteneva gli altri vaccini poco sicuri - commenta Costa in questo video -. Per una provincia come la nostra con un alto numero di vaccinati, possiamo dire che ormai stiamo raschiando il barile per raggiungere immunità".

Le somministrazioni di Novavax alla Fiera del Mediterraneo di Palermo hanno preso il via lunedì scorso. Si tratta dell'ultimo vaccino anti-Covid autorizzato dall'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) anche se solo per il ciclo primario di vaccinazione e non per il booster.
Il nuovo vaccino è realizzato con una tecnica diversa sia rispetto ai vaccini a mRna, Pfizer e Moderna, sia rispetto ai vaccini a vettore virale, AstraZeneca e Johnson. Novavax è un vaccino proteico, cioè ha al suo interno frammenti prodotti in laboratorio della proteina Spike.

Può essere somministrato solo agli utenti a partire dai 18 anni compiuti, a chi non ha ancora ottenuto la sua prima dose di vaccino e a chi si è già vaccinato con Novavax e, a distanza di 21 giorni dalla prima somministrazione, deve ricevere la seconda. La Fiera del Mediterraneo ha riservato un corridoio apposito a questo tipo di somministrazioni (il corridoio vaccinale D del padiglione 20). 

Costa è soddisfatto anche per l'andamento delle quarte dosi rivolte agli immunodepressi. "Le stiamo somministrando in prossimità tra le associazioni o negli ospedali - spiega -. Nei prossimi giorni saremo all'Ismett per somministrare la quarta dose a tutti i pazienti trapiantati, poi alla clinica La Maddalena ai pazienti oncologici".

Covid agli sgoccioli? "Non siamo ancora fuori - dice Costa - anche perché i contagi restano tanti, ma certamente possiamo dire di essere in un'altra fase, che gestiamo meglio. Il virus è meno aggressivo, ormai c'è una convivenza più pacifica. Negli ospedali adesso ci sono pazienti positivi ma ricoverati per altre patologie, non per Covid".

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