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Il ritorno in classe a Palermo, i ragazzi: "La dad va bene ma alla lunga ci manca il contatto"

Le campanelle delle scuole di Palermo hanno ripreso a suonare. Rientro in classe per elementari, medie, licei e istituti tecnici. Per i ragazzi dell'istituto Comprensivo Guglielmo Marconi tornare a scuola è stato più stancante del solito. “Oggi abbiamo fatto sei ore di fila, interrogazioni quasi ogni ora – racconta Irene della 3E – ero felice di tornare ma adesso sono stanca”.

Irene passa a rassegna gli aspetti positivi e negativi di fare lezione in presenza e a distanza: “In dad puoi distrarti durante le lezioni, svegliarti un'ora più tardi, però dopo un po' non ne puoi più di stare chiusa in casa. Stare a vedere uno schermo con tutte le persone è una cosa piatta, alla lunga diventa noioso. Una cosa positiva della presenza invece è che puoi chiacchierare con i compagni”.

“Io preferisco la dad – commenta Giorgia - seguire da casa è più difficile perché puoi distrarti con il telefono, però con la presenza alcune professoresse esagerano con i compiti, ne lasciano davvero troppi. A novembre ero stressatissima, andavo a letto a mezzanotte per finire i compiti e non li facevo neanche bene perché ero stanca”.

Giulia, invece, frequenta la seconda media ed è molto felice di essere tornata a scuola: “Io preferisco stare in presenza – spiega – dal computer non riesco bene ad esprimermi, mi imbarazzo. Dovere alzare la mano in dad è complicato, quindi preferisco stare in presenza”.

Poi sulla dad aggiunge: “Certo, dal punto di vista dei contagi, la dad è più sicura. Sono molti i suoi aspetti positivi: l'orario è ridotto, sei più tranquilla, puoi sbirciare dal libro durante le interrogazioni, ma da studentessa preferisco stare in presenza, a contatto con i professori, i sorrisi, gli sguardi”.

Anche tra i genitori i pareri si dividono. “Noi siamo contenti che mia figlia sia tornata in presenza – spiega Salvo Sciortino - crediamo in una scuola in presenza e, per quanto la didattica a distanza possa servire in situazioni di emergenza, siamo favorevoli tutte quelle volte in cui vengono prese delle misure di sicurezza adeguate”.

“I ragazzi hanno bisogno di socializzare– afferma Stefania Croce -, di stare insieme tra di loro". Stefania ha tre figli, un liceale e due adolescenti rispettivamente di prima e seconda media. "Io sono per la presenza – aggiunge - ma avrei preferito per questo mese, tutto il mese di gennaio, tenerli a casa in dad, in video lezione, visto l'aumento dei contagi”.

“Non so se il ritorno a scuola sia giusto o no – commenta un altro genitore, Fabio Cusimano - la situazione penso che la vedremo tra qualche settimana. Devo dire che questa ultima ondata di contagi, per quanto più numerosa, sembra più blanda quindi non mi preoccupa. La dad potrebbe comunque essere una buona alternativa se svolta in maniera corretta perché alleggerisce, in un periodo già di per sé pesante, la situazione”.

Seppure tra le tante difficoltà, i docenti invece preferiscono il contatto diretto con gli alunni. “Io ritengo sia sempre auspicabile fare lezione in classe – spiega Teresa Mazzullo, professoressa di matematica e scienze nell'istituto Marconi - la vera scuola è in presenza. Le difficoltà ovviamente ci sono, soprattutto nella didattica mista. Avere alcuni alunni in classe a altri invece in videolezione è la cosa più complicata”.

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