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Imprenditore palermitano regala una festa natalizia ai bambini di una casa-famiglia

Donare è emozione! Da questo bel sentimento che parte l’iniziativa di Antonio Cancascì, imprenditore palermitano che ha voluto regalare un pomeriggio di gioia divertimento amore e sorrisi ai bambini delle case-famiglia «I cangurini e la gabbianella». «Vedere sorridere questi bambini - commenta - è un dono meraviglioso e lo è altrettanto poter pensare di regalare loro dei momenti che li portino lontano dai loro problemi».

Gesti che vengono dal cuore. «Ho il piacere di organizzarli ogni anno - sottolinea Cancascì - e mi regalano sempre belle emozioni. Regalare un Natale a questi bambini è davvero emozionante. Colgo l’occasione per sensibilizzare e per invitare i miei amici imprenditori a fare gesti concreti di beneficenza al fine di poter aiutare più bambini, più persone e a donare più sorrisi e amore. Essere imprenditori vuol dire essere coraggiosi perché fare impresa vuol dire coraggio e quindi abbiate il coraggio di fare gesti che regalano emozioni uniche».

«Il Natale - dice Giusi Ficara, responsabile e coordinatrice de “I cangurini e la gabbianella” - porta un po' di tristezza a questi bambini, perché il pensiero va inevitabilmente alla famiglia e agli affetti che mancano, perché la famiglia è il posto ideale dove ogni bambino ha diritto a crescere e vivere sempre, e quindi che ben vengano gesti di amore come quello di oggi, che possono regalare un sorriso e rendere meno pesante l’aria del Natale».

Tutti possono aiutare questi bambini e ogni gesto, piccolo o grande che sia, è importante per sostenere il loro cammino di crescita. Imprenditori, famiglie, possono donare anche decidendo di destinare il 5x1000 alla casa-famiglia o alla cooperativa che gestisce le case famiglia. «A causa delle carenze dei servizi pubblici utili al sostegno dei nostri bambini - dice Angela, assistente sociale - siamo costretti ad attingere ai servizi privati, che hanno un costo oneroso per noi e quindi abbiamo sempre bisogno di risorse da impiegare. Un altro importante aiuto che ci servirebbe è un nuovo mezzo di trasporto che usiamo per i bambini e i loro spostamenti che oggi è logoro e andrebbe sostituito. Lavoriamo molto sull’accudimento e sull’affettività, , tutti i bambini che in questo momento non hanno accanto la figura genitoriale, hanno bisogno di tanto amore. È un lavoro molto impegnativo che può essere fatto solo con il cuore».

«Oggi è il miglior giorno per donare - conclude Antonio Cancascì - e spero che tutto ciò possa servire per spingere altri miei amici a fare del bene in questi giorni meravigliosi».

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