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L'arresto per bancarotta a Partinico: "Naufragio pilotato, colpisce gli onesti"

Un complesso meccanismo che permetteva di "distrarre soldi" a svantaggio dei creditori. Gianluca Angelini, comandante del nucleo di polizia economico-finanziaria di Palermo, spiega l'operazione che si è conclusa con l'arresto di Leonardo Costantino, 52 anni, imprenditore di Partinico presente dagli anni '90 nel settore vitivinicolo della zona e ora accusato di bancarotta fraudolenta.

"C'erano tre imprese - spiega l'ufficiale delle fiamme gialle - ma in realtà erano tutte riconducibili allo stesso nucleo familiare". Secondo la ricostruzione degli investigatori, venivano create delle aziende e, quando queste erano piene di debiti, venivano abbandonate prosciugandole delle risorse economiche necessarie per fare fronte ai debiti accumulati.

Il denaro sottratto ammonta a circa 600 mila euro e veniva trasferito attraverso prelievi in contanti o bonifici bancari da un conto ad un altro. Nel corso delle indagini sarebbe venuto fuori anche l'occultamento di documenti contabili, con l'obiettivo di rendere più difficili eventuali indagini.

"Quello che viene fuori - dice Angelini - è un naufragio pilotato di società in crisi finanziaria. Un modus operandi che rappresenta un comportamento criminale e di concorrenza sleale che inquinano il mercato economico legale, a dispetto di imprenditori onesti che operano nel rispetto delle regole".

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