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Droga davanti alla scuola alla Zisa di Palermo, il video che incastra i pusher: sei arresti

La Polizia di Stato di Palermo ha smantellato nella prime ore di questa mattina, un sodalizio criminale che aveva gestito una attività di spaccio lungo le strade del quartiere Zisa che ha portato all'arresto di 6 persone per detenzione e spaccio di marijuana, hashish e cocaina. Le persone fermate, tutte provenienti dal quartiere “Zisa-Borgo Nuovo”, sono T. G., nato nel 1995; V.G., nato nel 1993 (già detenuto); L.V.V., nato nel 1994; M.A., nato nel 2000; P. S., nato nel 2000; F. A., nato nel 1999. Indagate e piede libero altre quattro persone.

Le indagini partite nel 2017

L’indagine, protrattasi ad intervalli dal giugno 2017 al febbraio 2020, è scaturita dalle molteplici segnalazioni anonime e dallo sviluppo di spunti ottenuti secondo metodi investigativi tradizionali: ognuna di queste indicazioni ha portato a ritenere che, lungo le strade della Zisa, in particolare nei pressi di via Crociferi, nei pressi dell’istituto comprensivo “Manzoni – Impastato”, fosse stata approntata una quotidiana attività a cielo aperto di spaccio di sostanze stupefacenti, che non risparmiava neanche gli orari di ingresso e di uscita dei giovanissimi frequentatori dell’istituto. I diversi episodi registrati dagli investigatori hanno evidenziato la totale assenza di scrupoli dei malviventi rispetto alla presenza in quelle stesse strade di studenti e genitori, che giornalmente vivono le attività della scuola.

Sorpresi dalla videosorveglianza

Con l'ausilio delle intercettazioni telefoniche e dei sistemi di videosorveglianza, sono state registrate numerose cessioni di stupefacenti che avvenivano “alla luce del sole”, attraverso contatti tra  giovani che, quotidianamente, si davano appuntamento lungo il perimetro esterno dell’istituto scolastico, la cui struttura veniva spesso utilizzata anche come nascondiglio per lo stupefacente. Le intercettazioni telefoniche hanno consentito di delineare le mansioni di ciascuno dei sodali, ognuno dei quali aveva un ruolo specifico. I malviventi, nel corso delle loro conversazioni, utilizzavano un linguaggio criptico ma era inequivocabile che si occupassero di affari legati al traffico di stupefacenti.

Lo spaccio anche in altre strade del quartiere

L’attività criminale degli indagati,  si era gradualmente espansa territorialmente, raggiungendo anche altre storiche strade del popolare quartiere palermitano. Il cliente confidava nella compiacenza e nella costante disponibilità a procurare stupefacente del sodalizio che, a qualsiasi orario, poteva soddisfare la richiesta attraverso molteplici luoghi presidiati dai pusher. Nonostante  i sequestri e gli arresti in flagranza di reato, gli indagati hanno proseguito la loro attività estendendo la loro azione criminale nelle zone limitrofe e assoldando “nuove leve”. Sono stati effettuati moltissimi sequestri di sostanza stupefacente, oltre che identificazioni di numerosi acquirenti, più volte anche di minore età, ai quali è stata contestata la sanzione amministrativa in quanto assuntori. L’attività illecita avrebbe portato nelle casse del sodalizio ingenti guadagni.

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