Blitz antidroga a Palermo, la guardia di finanza: "Colpiti i patrimoni degli indagati"
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"Come sempre l'azione della guardia di finanza non si è limitata a ricostruire le condotte illecite degli associati ma si è estesa anche all'aggressione dei patrimoni accumulati, con l'obiettivo di colpire in maniera radicale le organizzazioni criminali, utilizzando tutti gli strumenti giuridici adottati dal nostro ordinamento. L'azione del Comando provinciale di Palermo al contrasto del traffico di sostanze stupefacenti è costante in quanto esso costituisce una delle primarie fonti di finanziamento delle locali organizzazioni criminali". Lo ha detto il comandante provinciale della guardia di finanza, il generale Antonio Nicola Quintavalle Cecere, commentando l'operazione Africo che ha portato all'arresto di 9 persone e allo smantellamento di una base di spaccio che operava tra lo Zen 2 di Palermo e Carini. "Il contrasto al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti continua a rivestire un ruolo fondamentale per sottrarre alle organizzazioni criminali importanti fonti di finanziamento, considerati i rilevanti profitti illeciti che genera - ha aggiunto Gianluca Angelini, comandante del nucleo di polizia economico-finanziaria di Palermo -. Altrettanto cruciale, un preciso impegno per la guardia di finanza, è la connessa strategia finalizzata all'aggressione patrimoniale, per l'individuazione e il sequestro dei beni acquistati in assenza di redditi leciti, al fine di sterilizzare ogni possibile beneficio economico derivante dai reati commessi".