«L'operazione corona un'investigazione che si è protratta per 6 mesi e che ha consentito di individuare i promotori dell'organizzazione e gli affiliati, alcuni di loro minorenni all'epoca dei fatti». Così il colonnello Sebastiano Arena, comandante del Gruppo carabinieri di Palermo, sugli arresti a Brancaccio per furto di auto e moto.
«Alle primi luce dell'alba i militari della compagnia carabinieri di Misilmeri hanno dato esecuzione a un'ordinanza di misure cautelari a carico di 10 persone, tutte residenti nel quartiere Brancaccio di Palermo, indagati a vario titolo per associazione a delinquere finalizzata al furto di auto e moto, estorsione, riciclaggio, ricettazione e rapina», spiega il colonnello.
«L'associazione inoltre praticava anche il cavallo di ritorno richiedendo denaro alle vittime per rientrare in possesso dei beni sottratti.
Proprio a questo riguardo sottolineo l'importanza che ogni cittadino si rivolga, in presenze di richieste di questo tipo, all'Arma dei carabinieri per il tempestivo recupero della refurtiva e per non sottostare a queste richieste estorsive».
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