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Geraci Siculo, si ripete l'antico rito della transumanza: pastori e mandrie in cammino

Si è ripetuto a Geraci Siculo l’antico rito della transumanza. I pastori in cammino con le loro mandrie per raggiungere i pascoli d’altura.

Come ogni anno, a fine maggio “si sgavita la muntagna”. Decine di pastori, centinaia e centinaia di capi di bestiame, al suono della campana, si spostano dalle loro contrade, per riunirsi, mano a mano che si risale la montagna, fino ad arrivare a Geraci Siculo. Poi ancora più su, dove ad attenderli ci sono i pascoli più alti della Sicilia.

È l’evento che da sempre segna, nel puntuale calendario degli allevatori geracesi, l’inizio dell’estate. Da più di dieci anni la “transumanza” è anche diventata un’apprezzata occasione di promozione turistica, unica nel suo genere, che offre la possibilità di assistere dal vivo ad un rito ancestrale che affonda le sue radici nella notte dei tempi, per ritrovarne traccia nello Statuto istitutivo del comune di Geraci. È qui che per la prima volta venne stabilita la data del 24 maggio come giorno dedicato alla transumanza verso terreni di proprietà pubblica, che il comune assegna ai pastori per garantire pascoli ricchi e freschi anche nei mesi estivi.

«Ora i pastori a Geraci siamo un centinaio, prima eravamo molti di più – afferma Giovanni Corradino, 81 anni, quasi tutti trascorsi facendo il pastore. Se la fai con impegno e passione non c’è vita migliore di quella di un pastore - assicura il più anziano fra i pastori geracesi ancora in attività -. Non ho mai pensato di percorrere un'altra strada. Che motivo hai se ti senti felice?»

Nel video interviste a Luigi Iuppa (sindaco di Geraci Siculo) e Fabrizio Di Vuono (assessore turismo e cultura del Comune di Geraci Siculo).

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