Nonostante le restrizioni non si rinuncia allo sport. I corridori e i ciclisti sono costretti però a rimanere intorno agli isolati di residenza, evitando le aree verdi che sono transennate e presidiate dalle forze dell’ordine.
“Proviamo ad allenarci, con pazienza e spirito di adattamento, è l’unica cosa che ci è rimasta per sentirci vivi - commenta Giuseppe Alcamo - non capisco però perché è possibile andare in Spagna e non correre al parco con distanziamento. Farlo nel perimetrale di casa non è salubre, si respira lo smog”.
“Credo che sia un po’ esagerato - dice poi Alessandro Tripi - se si fa sport in modo individuale non dovrebbe esserci alcun problema”.
Nel frattempo sono stati predisposti massicci controlli delle forze dell’ordine: oltre 150 uomini dei Carabinieri presidiano la città, da piazza Croci fino al Conca D’Oro, e 350 la provincia, mentre la Polizia si occupa del resto di Palermo.
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