“Sapevamo che Pietro e Roberta avevano un rapporto turbolento”. A parlare è la mamma di un’amica di Roberta, presenti oggi al funerale della giovane 17enne uccisa nella notte tra il 24 e 25 gennaio. Lacrime e strazio, la bara bianca che lascia la chiesa della Santissima Annunziata a Caccamo, lascia una scia di dolore che avvolge e impietrisce tutti i presenti.
“Io sono Roberta”, uno striscione campeggia davanti l’aula consigliare, un grido di rabbia mista alla voglia di reagire ad un omicidio che ha sconvolto tutta la comunità caccamese.
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