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Palermo ricorda Piersanti Mattarella a 41 anni dal delitto: l'omaggio al presidente "rinnovatore"

Omaggio stamane a Palermo, nel 41esimo anniversario dell’omicidio, a Piersanti Mattarella.

Una commemorazione 'scaglionata' per evitare assembramenti che si è protratta dalle 9.30 alle 11.30 circa. Momenti di silenzio e corone di fiori nel luogo dell’agguato, in via Libertà, davanti all’abitazione del presidente della Regione «dalle carte in regola».

Presenti i familiari, i figli Maria e Bernardo e i nipoti. A turno sono arrivati i rappresentanti delle forze armate, poi la Regione siciliana con gli assessori all’Economia e al territorio, rispettivamente il vice governatore Gaetano Armao, e Toto Cordaro. Quindi il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Gianfranco Miccichè, i vertici delle forze dell’ordine, il prefetto Giuseppe Forlani e il sindaco Leoluca Orlando.

Breve cerimonia anche nella natia Castellammare del Golfo, nel cimitero comunale.

"Piersanti Mattarella è l'emblema di quella politica che aspira alle buone pratiche, alla legalità e all'efficienza della pubblica amministrazione. Il suo esempio e la sua abnegazione nell'impegno politico e al servizio delle istituzioni democratiche restano, oggi più di ieri, una stella polare per tutti gli amministratori", afferma il presidente dell'Asael, associazione che riunisce gli amministratori locali siciliani, Matteo Cocchiara.

Mattarella fu proprio l'ispiratore della fondazione dell'Asael, nonché suo primo presidente nel 1969. "Quell'esigenza di rinnovamento anche sotto il profilo dell'organizzazione amministrativa viene ribadita, oggi come allora, dall'Asael" aggiunge Cocchiara.

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