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Coronavirus, la crisi delle scuole di lingue: "Dimenticati dalle istituzioni"

Gli invisibili nei “ristori” per la crisi Covid sono le scuole di lingue e i centri di certificazione linguistica, che lamentano di essere stati dimenticati dalle istituzioni. Si è infatti svolta intorno alle 18 la protesta del settore: le scuole hanno spento le luci per simboleggiare la perdita della speranza.

“Stiamo affrontando un momento davvero difficile, perché noi, che tuttora formiamo generazioni di studenti, ci ritroviamo ad essere quasi dimenticati dalle istituzioni italiane”, racconta Fabiola Cordaro, titolare della International House London School sita in via Emilia a Palermo. Mentre durante la prima fase della pandemia le scuole hanno potuto continuare l’attività, erogando dunque i corsi online, in occasione della seconda ondata, dice la titolare: “Siamo stati ancora più penalizzati, perché non si è fatto riferimento alcuno a noi in quanto scuole di lingue; non rientravamo in nessuna delle tipologie menzionate nell’ultimo decreto”.

“Lo stesso vale per i ristori bis, ancora una volta noi non compariamo, non esistiamo”. Mancano inoltre le risposte ufficiali delle istituzioni, nonostante i solleciti, e nonostante, come dice Fabiola Cordaro dell’International House, al mondo delle scuole di lingue appartengano miglia di studenti e di lavoratori.

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