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L'ultimo aperitivo a Palermo prima dello stop: "Indennizzi per affrontare le spese"

Sono le 17 e le vie del centro si popolano di chi desidera prendere l’ultimo aperitivo: con il nuovo Dpcm in vigore da domani, infatti, chiudono tante attività, soprattutto pub, vinerie, piccoli ristoranti che non possono, o a cui non conviene economicamente, fare asporto.

“Noi ci occupiamo di vino biologico siciliano e di solito lavoriamo nelle ore serali e pomeridiane - racconta Giulietta Salmeri, titolare - la fascia di lavoro principale va dalle 18 alle 22 e da domani non so se faremo asporto. Lavoriamo infatti con il bicchiere, facendo assaggiare il vino, creando un rapporto con il cliente. Stasera ultimo aperitivo, si è avvicinata un po’ di gente ma nulla a che vedere con la frequenza di questa estate”.

“Da domani saremo chiusi completamente - racconta poi Gianmarco Basile, titolare di un ristorante bar del centro - non faremo asporto perché la nostra attività non si presta, i ragazzi staranno in cassa integrazione e noi aspettiamo gli aiuti per pagare affitti, luce e fornitori. Andando incontro all’inverno, che comunque è sempre un periodo di calo, potremo andare avanti così altri due o tre mesi, le spese sono enormi. Tra poco chiudiamo, stiamo spegnendo i frigoriferi e da domani a casa”.

“Il mio pub è un cocktail mixology bar - dice poi Francesco Pedone, giovane titolare di un’attività che ha cambiato volto nei mesi scorsi per adattarsi alle nuove necessità -. Durante i periodi di restrizione il pub si è trasformato prima in aperitivo e poi in bakery, ora stiamo provando ad organizzarci con l’asporto anche se questo comporta altri investimenti in un periodo che non è stato per niente produttivo. Già soltanto con le restrizioni a mezzanotte il fatturato è arrivato al 50% in meno. Noi come categoria abbiamo più volte chiesto di ricevere indennizzi per affrontare le spese, perché queste non si fermano. Noi dobbiamo pagare la tari, l’affitto, le spese relative ai dipendenti, la luce”. Poi scattano le 18 e i dipendenti delle varie attività ritirano tavoli e sedie, spengono le luci e abbassano le saracinesche.

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