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Palermo, incendio distrugge un centro diving per disabili: al via la raccolta fondi

I fratelli Gianluca e Alessio Pellegrino di Palermo, con la passione per le immersioni, hanno un sogno: essere i primi due tetraspastici al mondo a raggiungere la profondità di 18 metri. Un obiettivo che dopo anni di preparazione sembrava ormai a portata di mano, non fosse stato per l’incendio, di natura dolosa, che ha distrutto il diving degli istruttori che li accompagnavano nelle loro escursioni subacquee mandando in fumo bombole, attrezzature e sogni.

Accade alla Baia del Corallo, all’interno della riserva orientata di Capo Gallo, a pochi chilometri dal capoluogo siciliano. Qui si svolge l’attività del “You Dive” che dal 2016 consente a portatori di disabilità, ma anche ai ragazzi con difficoltà d’inserimento sociale, di vivere l’esperienza di una passeggiata a contatto diretto con il mondo sottomarino negli splendidi fondali siciliani. Un’oasi felice d’integrazione che ha subito una brusca battuta d’arresto poche settimane fa, con quel rogo che ha distrutto tutto.

“L’importante per noi è ripartire da queste ceneri come l’Araba Fenice - spiega il responsabile di You Dive Francesco Landini -. Cerchiamo di recuperare al più presto l’attrezzatura persa per far tornare sottacqua le persone affette da disabilità, i ragazzi che hanno problemi con la legge, e ritornare alla nostra attività di sempre. Noi abbiamo iniziato con un ragazzo tetraplegico che nel lontano 2016 ci ha indotto a specializzarci a portare sottacqua persone con disabilità. I danni ammontano complessivamente a 20 attrezzature complete distrutte più del materiale specifico che utilizzavamo per le persone affette da disabilità, siamo a una perdita di 40mila euro”.

Per ripristinare al più presto il bungalow, e riacquistare le attrezzature speciali necessarie all’attività (i danni ammontano a circa 40mila euro), i ragazzi hanno avviato un crowdfunding sulla piattaforma www.produzionidalbasso.com. Una iniziativa volta a stimolare un gesto di generosità, anche piccolo, per restituire ai due fratelli Pellegrino, e a tanti altri come loro, la speranza che quel sogno sia di nuovo possibile.

“Il diving era la mia seconda casa - spiega Gianluca Pellegrino -. Grazie al diving ho realizzato il mio sogno che è quello di andare sott’acqua. Quest’anno avrei dovuto raggiungere il record dei 18 metri ma come vedete l’attrezzatura è andata tutta in fumo”.

“Per me la subacquea è importante perchè sott’acqua provo un senso di libertà e di serenità - spiega Alessio Pellegrino -. Spero di continuare questo percorso ma solo col vostro aiuto potremo comunque realizzare questo sogno”.

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