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Pestaggio a sfondo razziale di un senegalese: 3 arresti a Palermo

Arrestati i tre palermitani che hanno aggredito un giovane senegalese nel centro di Palermo. La polizia di Stato ha eseguito questa notte la misura cautelare della custodia in carcere nei confronti di tre malviventi, ritenuti responsabili di più condotte penalmente rilevanti nei confronti di un giovane senegalese, aggredito e minacciato a più riprese sullo sfondo di uno subcultura fortemente discriminatoria.

Gli arrestati sono Claudio Lucania, 31 anni, Roberto Ventimiglia, 39 anni, e Salvatore Riccardo Ventimiglia, 28 anni.

Dalla sera del 2 luglio, giorno dell'aggressione, i poliziotti del Commissariato “Centro” hanno lavorato senza sosta per assicurare alla giustizia gli autori del pestaggio ai danni un giovane cittadino senegalese, regolarmente soggiornante in territorio nazionale e, per altro, ben inserito nel contesto socio lavorativo cittadino.

Il giovane straniero era quasi stato centrato da un'auto sportiva in via Beati Paoli. L'auto era sfrecciata sulle strade del centro città a tutta velocità. Il pedone a quel punto ha rivolto all’autista della vettura, Claudio Lucania, delle rimostranze risentite ma garbate.

Questo avrebbe però scatenato un flusso di violenza nei suoi confronti, degenerato oltre un contenzioso stradale. All'uomo inoltre sono stati rivolti inequivocabili epiteti a sfondo razziale: l’autista della vettura ed un centauro suo amico, Roberto Ventimiglia, presto giunto a spalleggiarne la tracotanza e sfrontatezza, avrebbero percosso il senegalese, reo di avere sollevato le ragioni di chi crede di aver subìto un torto.

A quel punto, i palermitani avrebbero nuovamente cercato di investire il senegalese con l'auto e lo avrebbero colpito con calci e pugni. Addirittura, Roberto Ventimiglia avrebbe indirizzato colpi di catena al capo della vittima, accompagnando la violenza con frasi discriminatorie.

L'intervento di un residente della zona, testimone della violenza, ha evitato conseguenze peggiori per il senegalese. Sceso in strada, infatti, si sarebbe adoperato per calmare gli animi ed avrebbe condotto lo straniero al sicuro, in un luogo distante. Successivamente avrebbe accompagnato la vittima presso un nosocomio cittadino. La prognosi refertata sarebbe stata di 25 giorni.

Dopo qualche ora dall'accaduto, la vittima è stata raggiunta lungo le strade della movida cittadina da un nutrito gruppo di malviventi, i cui componenti sono in via di identificazione. Tra questi risaltava a la minacciosa condotta di Salvatore Riccardo Vetimiglia. Questi, brandendo una spranga, avrebbe minacciato lo straniero di pesanti ritorsioni nel caso in cui egli avesse presentato una formale denuncia del violento pestaggio ed avrebbe cercato di condurre il giovane in un luogo appartato allo scopo di spiegargli “come funziona a Palermo”.

Le intimidazioni però non hanno scoraggiato il giovane senegalese, che avrebbe invece raccontato quanto accaduto alla polizia. Il suo senso civico ha consentito che le indagini dei poliziotti seguissero il loro corso fino alla completa identificazione dei tre principali attori delle violenze: Lucania, conducente della vettura, Roberto Ventimiglia, a bordo di uno scooter ed autore dei colpi di catena e Salvatore Riccardo Ventimiglia, nipote di Roberto, autore delle minacce e delle violenze successive all’aggressione vera e propria.

I primi due risponderanno di lesioni personali e violenza privata, aggravate dallo sfondo razziale, il terzo soltanto di violenza privata aggravata dallo sfondo razziale.

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