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Il missionario Biagio Conte digiuna da un mese: "Chiede a Dio la conversione di tutti al bene"

Sono ben 29 i giorni in cui il missionario laico Biagio Conte, fondatore della Missione speranza e carità che ospita 1100 poveri a Palermo, digiuna nutrendosi di sola Eucarestia, prega e fa penitenza in una grotta nell’entroterra della Sicilia in montagna. Fratel Biagio ha avuto delle coliche che ha superato. Il missionario si muove nei pressi della grotta, aiutandosi con un bastone.

Nella grotta vi è una teca del Santissimo, intorno la bellezza della natura. Intende continuare il digiuno e la preghiera incessante «per chiedere al Dio la conversione di tutti verso il bene comune e lancia un nuovo appello ai genitori il cui dovere è «educare e far crescere figli e figlie giusti e nel bene; tenendoli lontani dai mali, dai vizi e dalle dipendenze negative dell’alcool, delle droghe, dalle sigarette, dalle mode che offendono il corpo e da tanti altri pericoli. Carissimi genitori anche noi dobbiamo essere liberi dalle dipendenze ed essere un buon esempio».

Si rivolge alla Istituzioni, alle professioni, alle scuole, ai mezzi di comunicazione, alla Chiesa: «Nostro dovere tutelare i giovani che sono il futuro della nostra società. E adesso convertiamo questi mali che realizzano dipendenze negative con prodotti non nocivi, con divertimenti giusti, sani e costruttivi; facendo così una buona prevenzione, una corretta informazione televisiva, video che trasmettono giusti e sani messaggi educativi nel bene e non più negativi e diseducativi».

Nell'intervista, Riccardo Rossi, portavoce missione speranza e carità, racconta le condizioni in cui si trova Biagio Conte.

Le immagini di Virginia Cataldi

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