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Maturità 2020 a Palermo, l'emozione della prima candidata: "Ho parlato anche del coronavirus"

"È andata bene, sono molto soddisfatta". Queste le parole di Sofia Di Noto, la prima ad uscire dal liceo Classico Meli, a Palermo, con la maturità in tasca, accompagnata dalla madre visibilmente emozionata. Tra i temi del suo colloquio orale anche il coronavirus, analizzato da diversi aspetti, tra cui quello scientifico e storico.

"Abbiamo messo in campo un'organizzazione precisa, abbiamo attuato un protocollo rigoroso nella contingentazione degli spazi, ciascuno con i propri percorsi dedicati. All'ingresso di ogni locale dove sono state collocate le commissioni ci sono appositi prodotti per disinfettarsi. Abbiamo applicato in maniera rigorosa tutto quello che il protocollo richiedeva", ha detto Lelia Ciluffo, vicepreside del liceo Meli.

Mascherina addosso, gel igienizzante all’ingresso e autocertificazione nello zaino anche per i primi maturandi del Liceo scientifico Albert Einstein di Palermo. «Forse non ho provato la stessa emozione dei miei colleghi - dice Gabriele Virdone, 19enne tra i primi a uscire - il primo mese di didattica a distanza non è andato bene, poi tutto è diventato più efficiente e se non ci fosse stata la tecnologia non so come avremmo fatto». Il Covid ha pesato anche sulle scelte post maturità di Gabriele: «Inizialmente volevo frequentare l'accademia di Bergamo per entrare nella Guardia di Finanza ma ho scelto di rimandare, farò Economia e management a Palermo, poi chissà, magari quando tutto sarà finito andrò a Bergamo».

Tra le domande d’esame quella di «Cittadinanza e Costituzione che ha riguardato la restrizione della libertà individuale in seguito alla pandemia. Percorsi separati tra ingresso e uscita, il tempo di sanificare l’aula e il banco del candidato e la seconda a maturarsi è la 18enne Alessia Raccuglia: «Mi è dispiaciuto fare l’esame così - spiega - è stato strano parlare con i professori seduti anche alle mie spalle per rispettare le distanze, preferivo l’esame classico. Comunque temevo peggio, ero molto tesa. La Dad? Non è stata molto utile, non tutti i prof sono abituati a usare la tecnologia. Ora mi iscriverò a Lettere moderne».

Nel video l'intervista a Sofia Di Noto, studentessa; Lelia Ciluffo, vicepreside del Meli; Isabella Albanese, professoressa e Sofia Figliola, studentessa. Il video a cura di Marco Gullà.

 

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