La Dia di Palermo ha eseguito un decreto di confisca, emesso dai giudici della sezione misure di prevenzione del tribunale di Palermo, nei confronti di Salvatore Milano e Filippo Giardina, entrambi di 66 anni. Il valore complessivo del patrimonio confiscato è stimato in circa 8 milioni di euro. Per entrambi è stata disposta la sorveglianza speciale per 4 anni.
Gli accertamenti eseguiti, insieme alle dichiarazioni di diversi pentiti, hanno consentito di ricostruire la biografia criminale e la parabola economica di Milano e Giardina, facendo emergere una rilevante sperequazione fra i redditi dichiarati da loro e familiari e gli acquisti e gli investimenti effettuati.
Gli elementi raccolti hanno portato all’emissione del provvedimento di confisca, che ha colpito l’intero capitale sociale e relativo compendio aziendale di 3 società di capitali (attive nel commercio di pelletterie), i beni aziendali di un’impresa individuale, 7 appartamenti, un’autorimessa, 14 terreni, quote di immobili, 4 automobili, 2 moto ed uno yacht, conti correnti, titoli, depositi bancari e varie disponibilità finanziarie.
In particolare, sono stati confiscati a Palermo i punti vendita della catena dei negozi di moda «Bagagli» di via Libertà (Bagagli srl), di via Messina (Bagagli 1987 srl) e di via XX settembre (Bagagli sas) e una tabaccheria di via Messina Marine.
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